Il senatore del Partito democratico Andrea Marcucci ha presentato un’interrogazione al ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi per chiedere quali iniziative intenda adottare “al fine di evitare” pluriclassi e tagli di organico.
Che non è questione secondaria, in particolare, precisa il senatore Pd, come si legge in Lucca in Diretta, “L’articolo 2, comma 2, prevede che le dotazioni organiche complessive siano definite annualmente sia a livello nazionale che per ambiti regionali tenuto conto degli assetti ordinamentali, dei piani di studio e delle consistenze orarie previsti dalle norme in vigore, in base a determinati criteri, che includono aspetti demografici, geomorfologici e socioeconomici, l’articolazione dell’offerta formativa, la distribuzione degli alunni nelle classi e nei plessi e le caratteristiche dell’edilizia scolastica. Ulteriori disposizioni individuano il numero massimo e il numero minimo di alunni per classe, con deroghe per le sezioni che accolgono alunni con disabilità e per le scuole funzionanti nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle zone abitate da minoranze linguistiche, nelle aree a rischio di devianza minorile o caratterizzate dalla rilevante presenza di alunni con particolari difficoltà di apprendimento e di scolarizzazione”.
Tuttavia, considerato l’andamento demografico, si prevede “la progressiva riduzione del numero di classi formate ai sensi di questa normativa. Le criticità conseguenti alla riduzione delle classi, presenti sull’intero territorio nazionale, si manifestano in modo evidente nei territori montani e nelle aree interne, mentre le criticità si stanno gradualmente estendendo anche ai contesti circostanti le aree urbane ed in particolare nelle città in cui a fronte della riduzione del numero delle classi autorizzate sta aumentando il ricorso alla formazione di classi sovraffollate”.
Ora, scrive ancora Marcucci, il ministro Bianchi ha affermato “la necessità di affrontare la questione del rapporto tra studenti e insegnanti in maniera strutturale, partendo dalle riforme contenute nel Pnrr, il quale prevede, alla missione 4, la riduzione del numero degli alunni per classe e il dimensionamento della rete scolastica nell’ottica di superare le problematiche scolastiche nelle aree di montagna, nelle aree interne e nelle scuole di vallata”.
Tuttavia, allo stato attuale, c’è il rischio concreto dell’impossibilità di avere una didattica efficace ed inclusiva su tutto il territorio nazionale.
E dunque, chiede il senatore Marcucci “quali iniziative urgenti il ministro in indirizzo intenda adottare al fine di evitare la persistente riduzione del numero di classi nelle aree interne e periferiche del Paese, intervenendo in modo strutturale sul dimensionamento e sulla numerosità delle classi come previsto dal Pnrr, garantendo così quell’equilibrio necessario a consentire una risposta adeguata alle necessità dei territori più svantaggiati”.