“Ormai ci sono più studenti universitari che apprendisti di un mestiere. Per me è una cosa sbagliata”, ha proseguito ancora l’ex ministro socialdemocratico, mentre la formazione professionale che indirizza ai vari mestieri, uno degli strumenti di successo della scuola tedesca, ammirato in tutto il mondo, “funziona solo se la maggioranza dei giovani di una classe d’età sceglie questo percorso di apprendimento di un mestiere, non una piccola minoranza”.
E dal suo stesso partito sono partite le bordate più dure :“il fatto che più della metà dei giovani di una classe d’età vada all’università è un contributo irrinunciabile per il nostro aggancio agli standard internazionali”, anche se è vero che “le aziende dovrebbero formare di più, almeno il 30% dei giovani, invece del 22% attuale”. E ancora: “La Germania continua ad avere troppo pochi laureati, con il risultato che abbiamo bisogno di ogni studente universitario”.
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