Cinema e letteratura, ma anche cinema e geografia e pure cinema e grammatica, considerato che il cinema ha, come tutte le arti, una sua sintassi e una sua grammatica attraverso cui la pellicola diventa comprensibile, senza bisogno di ulteriori spiegazioni, allo spettatore.
Esce ora per Dino Audino Editore, al costo di 15,00€, “Ciak si insegna. vol. 1. Usare i film per spiegare italiano, storia e geografia senza annoiarsi né annoiare gli studenti” di Claudia Fumagalli e Giovanna Guidoni.
Che, come impostazione complessiva, è unico nel suo genere, nel senso che non si limita a proporre titoli di film per insegnare meglio la disciplina che si vuole proporre ai ragazzi mediante questa metodologia.
Nel libro infatti sono riportati, attraverso nove capitoli, altrettanti film ma dissezionati ciascuno secondo un progetto didattico particolare. Un modo insomma innovativo per comprendere più a fondo le motivazioni che hanno generato la pellicola e uno strumento per innescare una discussione critica che permetta di leggere la storia filmica alla luce dell’attualità.
Il cinema non più come momento di riflessione, ma come “mediatore culturale” per impostare un’azione didattica proficua.
Il film insomma è presentato, analizzato, sezionato, commentato attraverso un percorso in cui ogni scena richiede la partecipazione attiva dei ragazzi per essere “scritto” e completato.
La proiezione infatti viene suddivisa per step, in ognuno dei quali gli autori indicano i termini e le particolarità strutturali per aprire una discussione e quindi una riflessione da cui vengono tratti i contenuti necessari a quella specifica unità didattica.
Utilizzando a volte la metodologia del cooperativo learning, gli alunni vengono via via sfidati a risolvere problemi, completare esercizi, acquisire competenze.
Ogni capitolo, e dunque ogni film, è organizzato in più paragrafi, a cominciare da una parte introduttiva, dove si suggerisce come presentare il “testo cinematografico”, e poi a seguire con una parte propriamente disciplinare e con suggerimenti per realizzare la didattica, quindi un’altra riservata alla grammatica e per finire col lessico del film, al fine di arricchire il vocabolario dei ragazzi, considerato che esso è per lo più la parte mancante e più debole anche nelle rilevazioni Ocse.
Pensato, questo primo volume, per gli alunni della secondaria di primo, ne seguiranno altri per la secondaria di secondo grado e con film più adatti ma lasciando i principi generali presenti in questo volume.
Un libro, suggeriscono gli autori, all’insegna del divertimento, non solo per gli alunni, ma anche per i docenti che con altrettanta inventiva ne faranno uso.
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