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Ciao Darwin, un’insegnante partecipa. Il video virale per gli alunni: “Se un docente non dà compiti difficili non vi vuole bene”

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La docente in questione ha replicato così: “Quello che è stato scritto è un articolo infamante, creato su vergognoso scambio di persona, dove si è affermato il falso circa l’identità, la preparazione e la dignità di una docente confusa con un’altra conosciuta per tre giorni di differente classe di concorso e residente in altra regione. È stata lesa l’immagine di una persona confusa con un’altra in identità e in preparazione. Sono indignata”.

Ci scusiamo per l’errore e per il danno arrecato alla docente in questione.

Una docente di lingue che insegna in una scuola di Ancona ha partecipato ad una puntata del famoso show di Canale 5, considerato da molti trash e diseducativo, Ciao Darwin. L’episodio è andato in onda lo scorso novembre, e qualche giorno fa è stato riproposto in replica.

Si tratta di una prof influencer conosciuta sui social che ha fatto parte della squadra degli “angeli” in virtù della sua esperienza da catechista. Ecco come ha raccontato la sua esperienza al giornale Centro Pagina: “Mi aspettavo di fare tutto meno che ‘Ciao Darwin’ nella vita. È nato tutto dopo che su TikTok, dove ho 14mila follower, mi ha notato un autore della trasmissione tv di Mediaset”.

“Io avevo postato una mia poesia che evidentemente lo ha colpito. Così mi ha contattato e ha provinato me e la mia amica. I miei ragazzi erano entusiasti nel vedermi in televisione. E mi sostengono sui social. Abbiamo perso alla gara finale, nei quiz di cultura generale”, ha concluso.

Il video virale

La docente è solita postare video sui social in cui racconta la sua vita da insegnante precaria. In particolare uno di essi, che riguarda la severità degli insegnanti e le verifiche in classe, ha avuto successo. Ecco le sue parole: “Oggi ho somministato una verifica complessa. Ho visto la disperazione negli occhi degli alunni. Io voglio dirlo a tutte le classi che avrò: se un insegnante non vi dà un compito difficile non vi vuole bene. ‘Ah, ma come, se ci vuole bene non dovrebbe metterci in difficoltà’. Invece no, se vi vuole bene, ragazzi, vi porta ad usare la sua disciplina, la scuola stessa, come trampolino di lancio. Perché il facile annoia, il difficile attrae ma l’impossibile innamora. Dovete usare la scuola come trampolino per lanciarvi nel vostro futuro e per cimentarvi nel difficile perché non sempre tutto sarà facile”.