La conclusione del percorso scolastico di un anno, con il diploma che verrebbe conferito in corrispondenza della maggiore età, non passa per l’anticipo della primaria ad appena 5 anni. A precisarlo è il Miur, che con una nota smentisce le recenti notizie “rimbalzate” in queste ultime ore sulla stampa su questa ipotetica intenzione dello staff del ministro Profumo.
Viale Trastevere, a tal proposito, “rende noto che esse sono senza fondamento pratico. Il Gruppo di lavoro costituito per “svolgere, in raccordo con il Dipartimento dell’Istruzione, attività di studio e disamina delle problematiche […] sulla durata del corso di studi” non poteva infatti produrre un tale progetto, per almeno tre motivi: il primo, è che si è appena tenuta solo la prima riunione, del tutto interlocutoria come è ovvio; il secondo, è che tale Gruppo ha natura solo scientifico-culturale e non politica, poiché il materiale prodotto da esso avrà carattere esclusivamente di ricognizione comparatistica, approfondimento e ricerca sul tema e su come esso si ponga negli altri paesi europei; il terzo, è che tale natura e carattere è diretta espressione del volere del Ministro Profumo, che ha sempre tenuto a sottolineare come abbia inteso tutto il suo mandato sin dall’inizio come opportunità di lavoro per un’‘oliatura’ del sistema e non come occasione di una sua ulteriore riforma”.
Niente riforme in vista, quindi. Soprattutto di questa portata. “Tanto più essendo imminente la fine della legislatura”, conclude il Miur. Se ne riparlerà, semmai, dopo la primavera.