Alunni

Cinque ore di scuola serale al giorno per tre anni, cuoca 44enne si diploma con 100: “Il tempo libero lo dedicavo solo allo studio”

Tra i diplomati di quest’anno, peraltro con il massimo dei voti, c’è anche una cuoca, di 44 anni, come riporta Il Corriere della Sera, che finalmente è riuscita a completare gli studi dopo anni e anni di sacrifici. Ecco le parole della donna, ovviamente soddisfatta.

“Un bel sacrificio ma ne è valsa la pena”

“Quando sono uscita dall’orale ho fatto un bel sospiro di sollievo: ce l’avevo fatta”, ha esordito. “Un bel sacrificio, ma ne è valsa la pena – racconta -. Ho smesso di studiare presto, fermandomi alla licenza media. Quando ero ragazza non c’era l’obbligo di proseguire negli studi, così presi la decisione di andare a lavorare”.

“Ho sempre avuto il desiderio di tornare sui banchi di scuola: passavo le serate online per capire quale corso avrei potuto frequentare. Poi nel 2021 ho letto un annuncio della scuola e mi sono detta: è l’occasione giusta”. Così si è rimboccata le maniche. 

La difficile routine

Per tre anni le sue giornate sono state scandite da metodo e forza di volontà. Alla mattina portava i suoi figli a scuola, poi andava al lavoro, staccava alle 18 e subito dopo si dirigeva alla scuola serale. Cinque ore di lezioni, dal lunedì al venerdì. “Tornavo a casa a mezzanotte e il tempo libero lo dedicavo solo allo studio. Anche i miei figli mi hanno aiutata molto. Mia figlia con le lingue, mio figlio (più piccolo) incoraggiandomi con un grande sostegno morale”. Insomma, un sacrificio molto grande, a cui molti ragazzi non sono abituati.

“Lo dico con fierezza: non bisogna mai avere paura di essere aiutati, anzi. E non bisogna mai pensare che sia troppo tardi per raggiungere i propri obiettivi. Io ho scoperto molto su me stessa durante questo percorso, che è stato una rivalsa sotto tanti punti di vista. Se c’è una cosa che questo diploma mi insegna è questo: se si ha un obiettivo lo si può raggiungere. Indipendentemente dall’età. Lo dico sempre anche ai miei figli: volere è potere; dunque, bisogna mettersi in gioco e considerare che ci sarà qualche sacrificio da mettere in conto”, questo il suo messaggio coraggioso.

“Non è mai troppo tardi”

Qualche settimana fa avevamo pubblicato la notizia della signora Franca Pietri, nata Carpi nel 1946, proclamata lo scorso 12 aprile dottoressa in Discipline delle arti, musica e spettacolo, con una tesi in Storia dell’arte medievale e una votazione di 101 su 110: dopo avere passato decenni a fare l’infermiera della Croce Rossa e l’assistente sanitaria nei consultori e negli ambulatori di Bologna, raggiunta la pensione si è iscritta e laureata al Dams dell’Alma Mater del capoluogo emiliano. Qualche giorno fa è arrivata la notizia del diploma di maturità raggiunto, sempre a 77 anni, da Antonio Pacifico di San Bartolomeo in Galdo, in provincia di Benevento.

Dopo avere lavorato una vita nei campi, il signor Pacifico si è iscritto all’istituto agrario “Medi” di San Bartolomeo in Galdo: “da studente avevo seguito le lezioni con assiduità e diligenza”, ha raccontato lo stesso Pacifico telefonando alla trasmissione ‘I Lunatici’ in onda su Rai Radio2. “Rimettermi a studiare – ha detto – era un sogno da ragazzo. Quando ho dovuto interrompere gli studi dopo le medie, venendo da una famiglia di agricoltori piuttosto povera, ci sono rimasto male. È rimasto un sogno che ho potuto realizzare da pensionato, quando lasciando l’azienda ai miei figli ho potuto frequentare questo corso con ottimi risultati. Pensate che oggi ho avuto la commissione che si è messa a piangere“, ha raccontato.

“Nella mia classe eravamo in 15, io ero il portabandiera con 77 anni. C’erano studenti dai 21 a 45 anni, una classe di adulti. Mi sono trovato benissimo, perché ero in mezzo ai giovani e ho appreso molto dalla scuola. Forse ho anche lasciato qualcosina, perché con l’esperienza, in una vita di lavoro, se ne acquisisce tanta”.

Laura Bombaci

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