AstraZeneca è raccomandato agli over 60, sconsigliato ma non vietato per i più giovani, come riferisce il direttore Alessandro Giuliani in un articolo precedente. La seconda dose, insomma, è ancora in campo. Lo si è stabilito nella riunione dei ministri della Salute europei, al termine della conferenza stampa dell’Ema, l’Agenzia Europea per il farmaco.
Il professore Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, ha chiarito: “Al momento non ci sono elementi per non considerare la somministrazione di AstraZeneca in chi ha ricevuto la prima dose di questo vaccino, pur essendoci un numero limitato di soggetti che hanno ricevuto una seconda dose. E’ importante che vengano fatte ulteriori riflessioni quando si saranno accumulati altri dati”.
Quanto ai numeri, oltre un milione e duecentomila persone, tra docenti e forze dell’ordine, attendono la seconda dose a maggio e ora non sanno come andrà a finire.
Preoccupati molti governatori di regione che dovranno gestire di fatto la campagna vaccinale, andando incontro a chi dovesse chiedere di ricevere una seconda dose diversa da AstraZeneca.
La circolare del Ministero della Salute, con tutti i chiarimenti del caso.
Prodotta la circolare annunciata dal ministro Roberto Speranza, a firma del direttore generale del ministero della Salute, Gianni Rezza. Per il vaccino AstraZeneca è raccomandato “un uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni”, per via di un seppur “basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da COVID-19” nei più giovani. Ad ogni modo il Cts definisce il vaccino “sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave”, con un “bilancio beneficio/rischio complessivamente positivo” soprattutto negli over 60, fascia d’età in cui non si sono verificati casi di trombosi.
L’aspetto dei richiami è particolarmente preoccupante per il Governatore del Veneto Zaia: “In Germania stanno passando a un altro vaccino, Pfizer o Moderna, ma se noi adottassimo il modello tedesco vorrà dire che dovremo utilizzare Pfizer e Moderna di fatto per tutti, con un rallentamento della campagna vaccinale.” Oltrettutto, osserva il Governatore del Veneto, “non ci sarà mai nessun medico che si prenderà la responsabilità di vaccinare un cinquantenne con AstraZeneca.”
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Da noi circa una dose su due di AstraZeneca viene rifiutata, e con questo modo confuso di comunicare dell’Ema andrà sempre peggio”.
Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania, già nei giorni scorsi aveva espresso le sue perplessità, dichiarando: “Il disastro comunicativo e le decisioni di altri Paesi stanno determinando una situazione di crollo nelle somministrazioni di tale vaccino.”
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