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Circolare di inizio d’anno: sindacati soddisfatti

La tanto attesa circolare ministeriale sull’avvio dell’anno scolastico è stata resa nota nella serata del 31 agosto; in realtà il documento è formato da tre atti diversi ma connessi: una nota di indirizzo (“Autonomia e innovazione 2006-2007, un “anno-ponte”) inviata a tutte le scuole, una lettera circolare vera e propria indirizzata alle scuole ma anche agli Uffici scolastici regionali e ai CSA, ed infine una lettera rivolta ai docenti e ai dirigenti scolastici.
La circolare passa in rassegna tutti gli atti normativi e amministrativi approvati ed emanati dal Ministro dal momento del suo insediamento e fornisce chiarimenti sui molti problemi aperti.
Intanto la questione del portfolio, delle schede di valutazione e della certificazione delle competenze: quest’ultima sarà prevista per il 2006/2007 in via sperimentale e solamente per l’anno conclusivo del primo ciclo di istruzione, per il resto la circolare suggerisce di “soprassedere dall’applicazione delle modalità di valutazioni introdotte dal portfolio e di avvalersi dei modelli valutativi di cui al previgente ordinamenti”. In altre parole si torna alla “vecchia” scheda di valutazione, si elimina la possibilità che le scuole si dotino di un proprio modello di scheda e sembra subentrare il carattere facoltativo del portfolio. La nota di indirizzo recita testualmente: “Eventuali forme di documentazione dei processi formativi (dossier, cartelle, portfolio, ecc.) saranno rimesse alla piena autonomia delle scuole, segnalando il loro carattere prettamente formativo e didattico, di supporto ai processi di apprendimento degli allievi, essendo esclusa tassativamente ogni loro funzione di certificazione, attestazione, valutazione”
In pratica con la nota di indirizzo il Ministro sembra smentire le indicazioni che egli stesso aveva fornito con la direttiva generale del 25 luglio che, invece, parlava esplicitamente di adozione del portfolio da parte delle scuole. Ma purtroppo le fomulazioni della nota di indirizzo e della circolare non sono univoche e danno adito a dubbi interpretativi.
Cambiano le consuetudini relative agli esami di idoneità degli alunni privatisti nella scuola primaria: d’ora innanzi potranno sostenere l’esame solo i bambini che hanno l’età corrispondente a quella degli alunni che seguono il corso di studi regolare; in altre parole non si potrà sostenere l’esame alla seconda classe elementare se non si compiono i 7 anni nei primi mesi dell’anno successivo.
La circolare precisa poi che le disposizioni sul docente tutor sono disapplicate a seguito dell’accordo Aran-Sindacati del 17 luglio scorso (ma in realtà l’intesa non è ancora stata recepita dal Governo e tantomeno registrata dalla Corte dei Conti).
La nota di indirizzo interviene anche sul tema delle attività opzionali; la formulazione, purtroppo, non è del tutto limpida e potrebbe complicare ulteriormente la questione: “Il richiamo al Dpr 275/99 (ed all’art. 4 della sequenza contrattuale stipulata il 17-7-2006) – si legge infatti nella nota – consente di meglio distinguere il concetto di attività curricolari comuni ed opzionali (da inserire comunque nell’orario obbligatorio onnicomprensivo e di pertinenza della scuola) e di attività facoltative, chiaramente aggiuntive e da negoziare con i genitori degli allievi”.
Per quanto riguarda le Indicazioni nazionali del I ciclo il ministro Fioroni ricorda che per ora sono provvisorie, ma annuncia che saranno presto riviste e riscritte.
Ampiamente positivi i primi commenti sindacali. Tutti parlano di chiarezza e concretezza, mentre Cgil-Flc si spinge persino ad affermare che si tratta di un passo significativo verso la “demorattizzazione” della scuola.

Nota del 31 agosto 2006, prot. n. 7265/FR – Provvedimenti e temi di rilevante interesse connessi all’avvio dell’anno scolastico 2006/2007.

Reginaldo Palermo

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