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Circolare interministeriale per fronteggiare l’influenza A

“Su segnalazione delle autorità sanitarie – Asl, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d’intesa con il dirigente scolastico, può determinare la sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola. La durata della sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola dipenderà dalla gravità e dall’estensione della malattia”: lo stabilisce una circolare a firma congiunta dei ministri Gelmini (Istruzione) e Fazio (Salute) inviata nella giornata del 18 settembre a tutti gli Uffici scolastici regionali.
Il documento, trasmesso con nota ministeriale prot. 2410 del 18 settembre 2099, contiene molteplici indicazioni sia di carattere sanitario che amministrativo sui comportamenti che le scuole devono osservare, anche se viene sottolineato che la sintomatologia dell’influenza A “non si discosta, allo stato attuale, da quella di altre analoghe forme di influenza stagionale”.
La circolare contiene indicazioni precise anche di tipo igienico, come per esempio la necessità che alunni e personale scolastico curino con attenzione l’igiene delle mani; viene sottolineata l’opportunità di prestare particolare attenzione alla pulizia di superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.).
E inoltre “aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l’intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane”.
In caso di febbre o sintomatologia influenzale il personale scolastico deve contattare direttamente i genitori o chi ne fa le veci “per la presa in carico dei minori a domicilio”.
Nel caso in cui la sindrome influenzale colpisca il personale della scuola il dirigente scolastico dovrà invitare il personale stesso a recarsi a casa.
Nei periodi di picco della patologia i dirigenti scolastici dovranno anche limitare il più possibile quelle attività che prevedono particolari concentrazioni di alunni e personale (gite scolastiche, spettacoli, ecc..).
Le famiglie, infine, dovranno essere sensibilizzate e responsabilizzate allo scopo di evitare che gli alunni colpiti dai sintomi influenzali partecipino ugualmente alle lezioni.

Reginaldo Palermo

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