Per il momento non si conoscono ancora i dettagli ma già sappiamo che il ministro Bussetti è già pronto a firmare una circolare per disporre che i docenti moderino la quantità dei compiti a casa.
Per commentare in modo preciso e completo sarà opportuno avere a disposizione il testo della circolare.
Si tratta per esempio di capire se il Ministro formulerà indicazioni precise o se si limiterà a fornire suggerimenti di carattere generale.
Una osservazione si può però proporre da subito.
L’autonomia delle istituzioni scolastiche e la libertà di insegnamento sono valori costituzionalmente garantiti e qualsiasi intervento esterno che tenda a limitarli è di per sé rischioso.
Soprattutto appare pericoloso un intervento ministeriale che riguarda il cuore del sistema scolastico e cioè la pratica didattica e i metodi di insegnamento.
Il rischio è che si pongano le premesse per una sorta di “pedagogia di Stato”.
Un primo commento arriva dal segretario nazionale Unicobas Stefano d’Errico: “E’ bene che Bussetti faccia il Ministro, il codice deontologico dei docenti lo devono scrivere i docenti. Sarebbe come se il ministro della sanità suggerisse ai medici i farmaci da prescrivere”
“Bussetti – aggiunge ancora d’Errico – dovrebbe far ben altro: intanto portare i docenti fuori dalla sfera impiegatizia e fornire al sistema scolastico programmi e ordinamenti degni di questo nome e validi per tutto il territorio nazionale, smettendola anche di pensare alla regionalizzazione”.
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