Home Attualità CIRCOLARE – Terza dose addizionale o dose booster? Che differenza c’è?

CIRCOLARE – Terza dose addizionale o dose booster? Che differenza c’è?

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Come abbiamo già riferito, a partire dal 20 settembre è in arrivo la terza dose del vaccino anti Covid per i soggetti fragili.

La circolare del Ministero della Salute parla di:

  • dosi addizionali, come parte di un ciclo vaccinale primario, da somministrare dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose, al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria.
  • dosi booster, come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario, da somministrare dopo almeno sei mesi dall’ultima dose, al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria.

SCARICA LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

A chi spetta la dose addizionale

Ecco le 10 precondizioni sanitarie per le quali si prevede il ricorso alla terza dose:

  1. trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  2. trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
  3. attesa di trapianto d’organo;
  4. terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
  5. patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
  6. immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
  7. immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
  8. dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  9. pregressa splenectomia;
  10. sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.

La circolare del Ministero della Salute chiarisce che i soggetti interessati dovrebbero aver già ricevuto due dosi di vaccino a m-RNA; comunque, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario, considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di AIFA, sarà possibile utilizzare come dose addizionale uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia: Comirnaty di BioNTech/Pfizer nei
soggetti di età ≥ 12 anni e Spikevax di Moderna nei soggetti di età ≥ 18 anni.

Ad oggi la priorità del Governo è la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi.

A chi spetta la dose booster

La dose booster serve mantenere nel tempo o a ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale.

Quanto al target della dose booster, la circolare del Ministero precisa: sarà definita la strategia di somministrazione di una dose “booster” di vaccino a m-RNA in favore di ulteriori gruppi target, a cominciare da quelli sopra menzionati, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell’evoluzione dello scenario epidemiologico.