Come sappiamo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara qualche giorno fa ha firmato una circolare che vieta l’uso del cellulare dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado. Nel documento c’è spazio anche per una raccomandazione: “accompagnare la notazione sul registro elettronico delle attività da svolgere a casa con la notazione giornaliera su diari/agende personali“.
Insomma, torna il diario scuola. Una mamma ha scritto un post su X in cui ha espresso il suo disappunto, spiegando che a suo avviso ci sono priorità più importanti. “Uno dei gabinetti nella scuola elementare dei miei figli è rimasto inagibile per mesi. Noi genitori compriamo i materiali che servono alla classe. Per mesi il cortile è stato chiuso perché gli alberi erano pericolosi. Potremmo tuttə andare avanti. Ma il problema è il diario”.
Insomma, le scuole italiane cadono a pezzi, e queste, per la donna, sono gli aspetti su cui ci si dovrebbe concentrare. Ecco alcuni commenti:
“Nella scuola elementare dei miei figli ogni volta che c’era un temporale pioveva in alcune classi e corridoi. E palestra allagata e inagibile. Ora sono al liceo ma ho nipote in quarta elementare che mi racconta dei secchi che usano ancora. Sono passati quasi 10 anni”.
“Quindi visti i tanti e annosi problemi, non proviamo ad affrontare nemmeno i più semplici? Ormai è per tutto così, si prova a fare una cosa ma non va mai bene perché c’è di peggio”.
“Se i tuoi figli imparano ad usare un diario, a ragionare senza telefono, a far di conto a mente e a capire un testo, quando cresceranno e dovranno amministrare la cosa pubblica, capiranno l’importanza di un gabinetto che funziona e della potatura degli alberi”.
“Non c’è la carta igienica, non c’è il sapone per le mani, non c’è la carta per asciugarsi la mani, non ci sono i cestini, per un periodo in TUTTA la scuola funzionava un solo bagno per le ragazze, al primo piano erano tutti inagibili, al secondo due erano guasti”.
“L’unica scuola in cui mi trovai bene era la scuola elementare, che era privata. Dalle medie al liceo, tra cortili inagibili, intonaci e luci che cadevano dai soffitti mentre stavamo a fare lezione ne sono passati, oppure i problemi alle caldaie in inverno”.
A rendere così drastica la presa di posizione, espressa nella circolare ministeriale, è stata anche la volontà di permettere all’alunno, ha spiegato voce Valditara, di segnare “con mano e penna i compiti da fare per i prossimi giorni, abituandosi a scrivere” in corsivo ed ecco perchè “dobbiamo riabituare i nostri ragazzi al rapporto con la penna e con la carta”.
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