“Nel merito- continua la Cisl- sui precari si sta lavorando per ottenere una proroga di 7 mesi sulle scadenze dei contratti per consentire l’accordo quadro che permetta alle Amministrazioni, attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali, i rinnovi di questi contratti con prevalenza di quelli a termine. Il decreto di proroga che noi seguiamo ed aspettiamo con impazienza deve trovare ora accoglimento nella Legge di stabilità.
Su nostra richiesta, il provvedimento dovrà contenere anche modalità per poter stabilizzare, attraverso concorsi per titoli ed esami o solo titoli, quanti più lavoratori precari possibile, con riferimento alle possibilità economiche che gli enti avranno. Sui temi della spending review, avere dati certi significa non solo poter predisporre un percorso negoziale dove rientrino eccedenze, mobilità, compensazioni, formazione, equivalenze tra livelli professionali di un contratto rispetto ad altri elementi di garanzia previsti dall’accordo, ma anche avere certezza che alla fine del percorso gli eventuali esuberi possano usufruire dei pensionamenti con regole ante Fornero.
Questi argomenti con i tavoli settoriali per le eccedenze a partire da quelle della scuola e gli atti di indirizzo per un accordo sulle progressioni di anzianità della scuola e quello sulle relazioni sindacali e sul recepimento della riforma Fornero, dovranno consentirci, gli ultimi tre soprattutto, di realizzare accordi quadro all’Aran. Mentre nelle prossime settimane inizierà a Palazzo Vidoni, l’incontro per realizzare l’accordo sulla spending review. In sostanza – conclude Baratta – abbiamo ottenuto con il Ministero della funzione pubbliche percorsi e tavoli negoziali per poter scrivere accordi di garanzia per affrontare tutti i problemi che in questo preciso momento attraversano la Pubblica amministrazione. Questa è la strada che come Cisl intendiamo portare fino in fondo”.
Cgil, Patroni Griffi dà i numeri, questo il commento di Rossana Dettori, segretaria generale della Funzione pubblica Cgil nazionale
“La Ragioneria generale dello Stato riferiti al 2010, che censivano in sanità, enti locali e amministrazioni centrali 160 mila precari, ne avremmo già persi per strada 30.000 solo nelle pubbliche amministrazioni, scuola esclusa. Patroni Griffi, con i suoi continui rilanci, utilizzando in modo mediatico dati sempre poco trasparenti e cambiando troppo spesso le carte in tavola, non fa che gettare nel panico i lavoratori. Oggi rivede di nuovo al rialzo anche i numeri degli esuberi. Un tecnico dell’incertezza in apparente stato confusionale”..
“Mentre i nodi vengono al pettine e le scadenze si avvicinano – continua Dettori – invece di lavorare a un accordo quadro credibile e spingere affinché ci sia una proroga immediata dei contratti, spiegando anche con che strumento legislativo andrebbe operata, il ministro continua a dare comunicazioni contraddittorie e a utilizzare artatamente i numeri”.
Per la sindacalista “siamo di fronte alla più grande crisi aziendale vissuta dal Paese, al rischio di nuova disoccupazione, e Patroni Griffi continua a mettere gli uni contro gli altri, adesso persino i giovani contro i precari. Il mix di esuberi, licenziamento dei precari e blocco del turno over, dovrebbe indurlo a maggiore cautela”. Ma soprattutto, tra un esercizio ragionieristico e l’altro, conclude la leader della Fp Cgil, “il ministro dovrebbe spiegare in che modo verranno tenuti in piedi i servizi, particolare che sembra non interessarlo”.
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