Il tema della sequenza contrattuale per la definizione dei criteri da seguire per l’assegnazione alle scuole dei docenti assegnati agli ambiti sta assumendo sempre maggiore rilevanza.
Firmato il contratto, infatti, i sindacati si preparano ad affrontare quello che sarà il vero nodo di tutto lo “scontro” con il Governo, e cioè la cosiddetta “chiamata diretta” dagli albi territoriali da parte dei dirigenti scolastici.
Anche dalla Cisl-Scuola fanno sapere che per loro la sequenza contrattuale è assolutamente centrale e che dovrà condurre alla definizione di criteri oggettivi e trasparenti.
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“L’avvio della sequenza – dicono dalla Cisl – deve essere fatto quanto prima in quanto il CCNI è molto chiaro: entro 30 giorni dalla firma del contratto bisognerà aver definito anche questa ‘coda contrattuale’. E se qualcuno pensa che ci sia da parte nostra la tentazione di fare melina o di tirarla per le lunghe, si sbaglia di grosso: noi abbiamo assolutamente intenzione di chiudere al più presto la sequenza perchè i docenti hanno il diritto ad adeguate tutele e anche la scuola non può continuare a funzionare nell’attuale clima di incertezza”.
Resta da capire, a questo punto, quando concretamente prenderanno avvio gli incontri per chiudere anche questo complicatissimo capitolo.
E’ probabile che il Ministero non muoia dal desiderio di convocare i sindacati che però – a loro volta – potrebbero essere intenzionati proprio ad affrontare la questione in tempi rapidi.
Vedremo se – anche in questa circostanza – sarà la mediazione politica del sottosegretario Davide Faraone a sbloccare una vicenda che potrebbe dare vita ad un pesante contenzioso fra sindacati e Ministero.
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