Categorie: Generico

Cisl-Scuola cerca di “ricucire” con Cgil

Se Cisl-Scuola decide di diramare un comunicato stampa nella giornata di domenica è perché la situazione è seria, molto seria.
E forse anche perché il sindacato della scuola della confederazione di Raffaele Bonanni intende fare di tutto per non rompere definitivamente con la Flc Cgil.
Già l’attacco del comunicato è significativo: “Sulla scuola il Governo non dà risposte: la mobilitazione continua” e ancora di più lo sono le parole conclusive: Le risposte devono venire in tempi brevi, diversamente saremo costretti ad altre e più incisive azioni di lotta”.
Come dire che non si esclude un nuovo sciopero del comparto scuola.
“Il Governo – sostiene il segretario nazionale Francesco Scrima – si è mosso fino ad oggi con atteggiamenti di totale chiusura al dialogo, intervenendo sulla scuola a colpi di decreto e voti di fiducia. Solo per l’Università si è colto qualche segnale di maggior cautela: per la scuola, ancora nulla si è mosso”.
“Restano quindi ancora pienamente confermate le ragioni della nostra mobilitazione” aggiunge Scrima che chiede espressamente l’immediata apertura di un tavolo di confronto per “discutere su come cambiare profondamente una manovra ingiusta, inaccettabile, insostenibile”.
Ma a leggere bene (e anche un po’ fra le righe) sembra che il comunicato di Scrima sia indirizzato più alla Flc che al Ministro: Cisl-Scuola fa sapere agli altri sindacati (e alla Flc in particolare) di essere disponibile a proseguire con iniziative unitarie sulla scuola finalizzate a “portare a casa” qualche risultato concreto.
Per intanto l’unica cosa certa resta lo sciopero degli statali proclamato dalla Cgil che, quasi certamente, chiederà anche ai lavoratori del comparto scuola di incrociare le braccia (non si sa ancora, però, se per l’intera giornata o solo per una o due ore).
Certo è che, stando almeno alle ultime dichiarazioni del Ministro, la situazione è molto complicata e non ci sono all’orizzonte aperture apprezzabili da parte dell’Esecutivo.
Solo poche ore fa, nel corso di un convegno svoltosi in provincia di Brescia, il ministro Gelmini ha ribadito un concetto tipico del suo repertorio: "C’é la necessità di razionalizzare la spesa, rivederne i meccanismi. E’ innegabile che in questi ultimi anni la spesa dell’istruzione era fuori controllo".
Su queste basi non sarà facile trovare un punto di accordo, ma – poiché la politica resta pur sempre l’arte del possibile – è bene aspettare i prossimi eventi.
Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Maltrattamenti bambini, maestra condannata dopo l’escamotage di una mamma preoccupata

Una maestra di 48 anni accusata di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini di una…

18/07/2024

A scuola con gli animali: in Liguria parte il progetto di zooantropologia per l’a.s. 2024/25

In Liguria, l'anno scolastico 2024/2025 vedrà l'avvio del progetto "A Scuola con gli Animali", promosso…

18/07/2024

Periodo di prova personale ATA, da due sei mesi a seconda del profilo di appartenenza: nota USR Piemonte

Il nuovo CCNL 2019/2021, all'art. 62, dispone che il periodo di prova per il personale…

18/07/2024

Braccialetto rosso ai genitori di una studentessa: non volevano che svolgesse gli esami di maturità

Se i genitori sono poco istruiti aumenta la possibilità di abbandono precoce degli studi: lo…

18/07/2024

Dl sport e scuola, D’Aprile (Uil Scuola): “973 unità ATA saranno rimosse senza possibilità di sostituzione”

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D'Aprile, ha espresso preoccupazione riguardo al decreto…

18/07/2024