Secondo Maddalena Gissi, segretaria della Cisl scuola:“Una scuola su quattro presenta criticità per l’inizio dell’anno scolastico e non riaprirà regolarmente. Ed è una percentuale sottostimata. Questo significa che le tante difficoltà organizzative e logistiche costringeranno i dirigenti scolastici a definire orari a giorni alterni e frequenze parziali, e ricorrendo anche alla didattica a distanza. Non dimentichiamo che anche per la Dad è necessario avere docenti in cattedra che al momento non sono stati ancora nominati”.
Come è invece noto, la ministra Azzolina ripete spesso in ogni occasione: “È tutto sotto controllo. Ci siamo preparati ad affrontare i problemi ad uno ad uno. Se ci saranno bambini positivi interverrà il dipartimento di prevenzione territoriale. Sono convinta che la scuola è il posto più sicuro di tutti in questo momento. La scuola inizierà il 14, è stato fatto un lavoro straordinario. Ci siamo preparati, sistemando spazi ed eseguendo lavori di edilizia leggera. A fine giugno abbiamo dato linee guida precise”.
“Se ci sono incertezze sono dovute più all’informazione distorta che viene data che non alle regole che noi abbiamo dato e che sono precise – ha detto ancora Azzolina – Sono sicura che le famiglie e il personale scolastico sanno esattamente cosa devono fare. E’ già successo qualche caso in Italia in cui si sia trovato in classe un bambino malato e la scuola è già ripartita da giorni. Ci sono protocolli e procedure precise da applicare”.
La docente in questione ha replicato così: "Quello che è stato scritto è un articolo…
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