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CislScuola: “Per contenere i tagli niente aumenti ai docenti”

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Si è svolto nella giornata dell’11 febbraio il previsto incontro fra Ministro e organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno la questione degli organici.
E, proprio poche ore prima che iniziasse la riunione, CislScuola ha lanciato la sua proposta che, a quanto pare, è stata raccolta anche da altri sindacati e che forse potrebbe trovare d’accordo anche il Ministro.
Punto primo della proposta: “Riduciamo i tagli agli organici  in misura almeno pari alle risorse che, fra tre anni, si prevede di utilizzare come “ristorno” finalizzato al merito”.
In altre parole: anziché usare il 30% dei risparmi per migliorare gli stipendi si potrebbero ridurre i tagli di un terzo (soluzione che equivarrebbe a due tornate contrattuali a costo zero).
Altra ipotesi: “Troviamo le risorse necessarie e possibili, da quelle previste dalla legge 440/97 a quelle consentite dai Fondi Sociali Europei”.
Cioè: riduciamo ulteriormente i trasferimenti alle scuole e con gli stessi soldi garantiamo un po’ di posti in più (a conti fatti, azzerando totalmente i fondi della legge 440 si potrebbero recuperare non più di 3-4 posti).
Sulla proposta la Gilda si è già detta parzialmente d’accordo: “Al ministro – ha dichiarato il coordinatore nazionale Rino Di Meglio subito dopo l’incontro – abbiamo chiesto di tagliare le spese per i progetti inutili piuttosto che gli organici, così da recuperare risorse da destinare al problema del precariato”.
Anche lo Snals ha lasciato intendere che l’idea potrebbe essere presa in considerazione : “Abbiamo chiesto al ministro di trovare risorse e risparmi per finanziare il più possibile il mantenimento di posti di lavoro”.
Non sembra d’accordo invece Flc-Cgil che parla espressamente della necessità di reperire risorse aggiuntive e fornisce anche i numeri di cui si è parlato nel corso dell’incontro. Le tabelle esibite dai tecnici del Ministero nel corso dell’incontro contengono cifre allarmanti: solo per il 2009 si prevede un taglio di 42.100 docenti e 15.167 di personale Ata.
“I precari – dichiara Mimmo Pantaleo, segretario nazionale Flc – pagheranno costi pesantissimi basti pensare che le supplenze annuali e quelle fino al termine delle attività didattiche sono 72.460 tra il personale Ata e 113.540 tra i docenti. Il grosso dei tagli riguarderà proprio loro oltre a determinare un gran numero di personale di ruolo in esubero soprattutto nelle aree meridionali”.