Attualità

Cittadinanzattiva: aule gelate e incubo contagi

Cittadinanzattiva, con un sondaggio che ha coinvolto 504 cittadini, per il 60% alunni delle scuole superiori tra i 15 e i 18 anni e un 40% di genitori di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, rileva che, sotto l’incalzare di Omicron, si registrano ancora aule gelate dove si fa lezione con i giacchetti o addirittura con le coperte portate da casa, bagni dove non c’è neanche il sapone per igienizzarsi le mani. 

Dall’inizio delle lezioni, subito dopo le vacanze di Natale, secondo il sondaggio, il 98% delle scuole italiane risulta aperto, anche se quasi la metà, il 45%, ha classi in isolamento. La situazione per chi va in aula però non è delle migliori: le lezioni si svolgono quasi sempre con le finestre aperte, perchè solo il 5% degli istituti si è dotato di sistemi di ricambio meccanico dell’aria. Con le basse temperature di questo periodo, il 76% degli alunni dice di indossare il giacchetto durante la lezione e i 22,7% di portarsi delle coperte da casa.  

Ma non finisce qui. Carenti risultano pure le misure di prevenzione, considerato che in pochissime scuole c’è la possibilità di usare sapone o detergenti specifici, che in realtà da anni mancano nei bagni scolastici. 

Nel 52% dei casi la scuola mette a disposizione igienizzanti per le mani, mentre nel restante 35% l’acquisto di saponi o igienizzanti è lasciata alla buona volontà di alunni e genitori. Va peggio per le mascherine: il 30% delle scuole fornisce mascherine chirurgiche, ma appena l’1% degli istituti scolastici fornisce FFP2 agli alunni, che quindi nella maggior parte dei casi sono costretti a portarla da casa. Rimane comunque sempre aperto il problema della gestione delle aule con sovraffollamento.

Altra criticità rilevata dal sondaggio è quella dei trasporti per raggiungere la scuola: nell’84% dei casi i mezzi pubblici utilizzati dai ragazzi sono affollati e per questo il 73,5% fa ricorso al mezzo privato.

Per quanto riguarda invece il tracciamento  dei casi (da parte delle ASL, dei medici di famiglia e di tutto il sistema sanitario), sembra essere del tutto saltato a causa della variante Omicron: le ASL sono su questo punto andati in “palla”, si legge nel report di cittadinanza attiva, denunciando anche  “vicende al limite dell’incredibile” per quanto riguarda le procedure di attivazione della DAD, della DID, e il sistema dei tamponi e delle quarantene. 

Un caso a parte riguarda lo stress che le famiglie starebbero subendo a causa del rincorrersi delle normative in costante evoluzione e delle corse al tampone per ottenere i certificati per il ritorno a scuola. 

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024