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Cittadinanzattiva, consegnati i premi “Vito Scafidi” sulla sicurezza

“Il terremoto dell’Abruzzo, ancora una volta, ha mostrato l’altissima vulnerabilità del nostro paese, anche negli edifici pubblici”. Sono parole che toccano quelle espresse da Adriana Bizzarri, responsabile della scuola di Cittadinanzattiva, durante la premiazione della terza edizione del premio delle “Buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute”, attivato nell’ambito della campagna Impararesicuri. Al concorso, giunto alla terza edizione e quest’anno dedicato da Cittadinanzattiva a “Vito Scafidi”, il liceale di Rivoli morto nello scorso mese di novembre a seguito del cedimento del contro-soffitto della scuola, hanno partecipato 250 scuole di 17 Regioni producendo 262 progetti.
L’obiettivo comune è stato quello di inviare messaggi e consigli per “rendere più sicure le loro scuole – spiegano gli organizzatori del premio -, per il rispetto dell’ambiente e del territorio, per diffondere una alimentazione sana, per promuovere un uso consapevole delle nuove tecnologie e lottare contro i comportamenti violenti e il bullismo”.
Il 24 aprile tre di queste scuole sono state ufficialmente premiate da Cittadinanzattiva con un evento pubblico a Roma per aver realizzato progetti innovativi e replicabili nell’ambito della sicurezza e salute a scuola e dintorni. I premi sono stati consegnati da Fortunato e Cinzia Scafidi, i genitori di Vito che dopo la morte del figlio hanno detto di volersi impegnare in prima persona per la sicurezza delle scuole, e da Antonio Morelli, presidente del Comitato Vittime di San Giuliano in Molise.
“Da anni – ha detto Bizzarri, responsabile della scuola di Cittadinanzattiva – con la campagna Impararesicuri, monitoriamo la sicurezza delle nostre scuole e sappiamo che l’insicurezza è diffusa, e determinata da tanti fattori: a cominciare da una scarsa attenzione alla prevenzione. Le scuole che hanno partecipato al premio delle “Buone pratiche” dimostrano, però, che si può fare tanto nonostante le poche risorse a disposizione. Queste scuole, come tante altre, da anni lavorano per far crescere l’impegno civico dei più giovani; per favorire lo sviluppo della prevenzione e della cultura della sicurezza, per la diffusione di buone pratiche e di buone notizie che favoriscono il rispetto e il senso di responsabilità per i beni comuni come la propria scuola e la propria città”.
Veneto e Piemonte si sono distinte per il gran numero di progetti presentati, rispettivamente 49 e 46 e le scuole piemontesi hanno fatto incetta di premi: ben 2 vincitori e 2 menzioni speciali. Questi gli istituti risultati vincenti: la scuola media statale Quarini di Riva presso Chieri (Torino) vince il premio nell’area sicurezza a scuola, con il progetto “A scuola con….Sicurezza”; l’Istituto Superiore Majorana di Moncalieri (Torino) si aggiudica il Premio per la sicurezza a scuola e dintorni con il progetto “Telefon(in)o Amico”; l’Istituto superiore per l’agricoltura e l’ambiente Parolini di Bassano del Grappa (Vicenza) sale sul podio con il progetto “Rilevazione dei campi elettromagnetici emessi da telefonia mobile” nell’area della educazione al benessere. Oltre alle scuole vincitrici, sono stati menzionati altri sette progetti provenienti da scuole del Piemonte (2 menzionati), Lazio (2), Veneto (1), Lombardia (1) e Marche (1).
Alessandro Giuliani

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