“L’ottimismo del ministro all’ istruzione, sulle condizioni delle scuole italiane, specialmente di quelle calabresi, è assolutamente infondato”.
La responsabile regionale di Retescuole -Cittadinanzattiva, Annamaria Serratore, così commenta le parole di Stefania Giannini, la quale, ospite di Unomattina, ha affermato: “Le nostre scuole sono sicure”.
Nel corso della trasmissione, il ministro ha parlato degli interventi messi in atto dal governo in materia di edilizia scolastica, tra cui la presentazione dell’Anagrafe scolastica, “attesa da 20 anni”. E ha espresso soddisfazione per l’ investimento di 3,5 miliardi di euro nell’ abbellimento, ristrutturazione e costruzione di edifici scolastici.
“Se molte scuole non sono a norma è perché il 55% degli edifici è stato costruito prima degli anni 70, quando il collaudo formale non era richiesto. Ma ogni anno – ha ribadito il ministro- ogni scuola ha un controllo e certificazione di sicurezza. Le nostre scuole sono sicure”.
Un‘ affermazione ottimistica, che però, in Calabria, e, soprattutto, a Lamezia Terme, mal si accorda con le parole di Annamaria Serratore.
“Quasi nessuna scuola di Lamezia Terme ha la certificazione di agibilità- denuncia Serratore- In tutta Lamezia, tranne il Geometra e l’ ampliamento del Liceo scientifico, nessun’ altra scuola ha il certificato di agibilità, la messa in sicurezza degli impianti elettrici, il sistema antincendio e i requisiti previsti dalla legge 81/2008. Il problema delle nostre scuole, nel lametino e in Calabria, è che esse sono ubicate in un territorio altamente sismico (zona 1). La legge 64/ 1974 prevede che nei luoghi sismici gli edifici pubblici debbano essere messi in sicurezza. Il punto è che la maggior parte degli edifici scolastici da noi monitorati sono stati costruiti prima del 1974. E tutti gli interventi effettuati su queste scuole non sono mai stati di messa in sicurezza, ma solo di manutenzione. Ciò perché la messa in sicurezza ha costi più elevati. I governi che si sono succeduti non hanno inteso investire in tal senso e, attraverso i molti tagli, hanno impedito anche agli enti di farlo”.
L’ottimismo del ministro cozza anche con le parole di Gianni Lannes il quale, in un articolo dal titolo “scuole a rischio di vita”, denuncia- dati alla mano- la poca sicurezza delle scuole italiane”.
Il giornalista riporta un’ indagine Miur del 2012, secondo cui: «23.557 edifici (il 57%) non hanno il certificato di agibilità statica (Sardegna 84,47%, Calabria 76,51%, Umbria 76,27%, 68,99% Lazio, 68,67% Liguria, 66,32% Abruzzo); 23.702 edifici (il 57,35%) degli edifici scolastici sono privi del certificato di agibilità sanitaria (Sardegna 81,55%, Umbria 74,58%, Calabria 74,43%, Lazio 74,35%, Puglia 65,49%); 14.919 edifici (il 36,10%) non hanno gli impianti elettrici a norma (Molise 56,98%,Sardegna 56,80%, Abruzzo 46,05%, Lazio 45,45%, Calabria 43,87%); 29.066 edifici (il 70,33%) presentano barriere architettoniche (Molise 80,23%, Basilicata 78,40%, Calabria 77,13%, Umbria 75,14%, Sardegna 75,24%); solo in 1 scuola su 3 sono presenti scale di sicurezza ovvero nel 36,96% non sono presenti scale di sicurezza (Calabria 56,76%, Molise 53,49%, Sardegna 46,12%, Campania 45,31%, Lazio 44,58%)». Inoltre, il 73,21% delle scuole non è in possesso del certificato di prevenzione incendi”.
Per non parlare, poi, dei pericoli latenti, dovuti alla presenza di amianto nelle strutture, largamente utilizzato dagli anni ‘50 agli anni ‘80. La presenza dell’asbesto è stata certificata in 6769 edifici (16,38%).
“Quello che si legge nell’ anagrafe scolastica, sullo stato delle scuole, non è attendibile – afferma Annamaria Serratore – almeno per quanto riguarda la Calabria. Per esempio, se si consulta il sito del ministero, nella sezione “Scuole in chiaro”, che dovrebbe illustrare la situazione di ogni singola scuola, in molti casi i dati strutturali sono incompleti, mentre i dati relativi alla sicurezza non sono disponibili. Ritengo- aggiunge Serratore – che l’ ottimismo del ministro sia fuori luogo.
Oltretutto, le autorità centrali si contraddicono tra loro, perché mentre il ministro parla di scuole sicure, lo stesso Renzi ritiene l’ edilizia scolastica una delle priorità del governo. Invece, mi risulta che, a fronte di una situazione allarmante dell’ edilizia scolastica calabrese, la maggior parte degli interventi attuati finora siano stati solo di abbellimento e manutenzione. Sulla messa in sicurezza è stato fatto ben poco. A tal proposito, ci sono dei progetti interessanti sulla carta. Speriamo che vengano realizzati davvero”.
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