Cittadinanzattiva su crollo nelle scuole: non si può restare inermi

 

Si attivino task force di controllo a livello locale e si acceleri per il completamento dell’Anagrafe

Con l’episodio di ieri all’istituto “De Cecco” di Pescara salgono a 6 i casi dr crollo nelle scuole, verificatisi solo nel mese di febbraio, ed almeno a 50 avvenuti negli ultimi mesi in zone diverse del nostro Paese. Oltre all’assenza o carenza di manutenzione, questi episodi si riferiscono quasi esclusivamente a deficit rintracciabili nelle condizioni precarie di tetti, solai e controsoffitti, veri punti deboli dell’edilizia scolastica.

“Non si può aspettare inermi il prossimo episodio di crollo. Occorre agire in via preventiva e rapidamente” dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva. “La situazione è fuori controllo. Avanziamo a questo proposito tre proposte:

1) creare task force al livello comunale composte da architetti, ingegneri, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Uffici Tecnici comunali e provinciali che, nel minor tempo possibile, effettuino sopralluoghi e accertamenti tecnici (es. termografici) su tutti gli edifici scolastici di propria competenza a partire da tetti, solai e controsoffitti. L’Unità di missione presso la Presidenza del Consiglio dovrebbe svolgere il ruolo di supervisore dell’operazione intervenendo in via sussidiaria nelle situazioni di maggiore debolezza di risorse tecniche;

2) stornare i fondi previsti per il 2015 per i 10.000 interventi di #scuolebelle a favore di questa operazione di indagine preventiva e/o interventi di #scuolesicure;

3) accelerare il completamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica ed un suo pieno utilizzo al fine di individuare ed intervenire sulle situazioni più gravi.

Ci auguriamo che il Ministero dell’istruzione, la Conferenza delle Regioni ed il Governo prendano impulso da questo ennesimo grave episodio di crollo per mettere in campo nuove azioni”.

 

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