“Come avevamo annunciato nel corso dell’estate, il nostro impegno sul ddl buona scuola approda in Parlamento con un’interrogazione diretta alla Ministra Giannini: crediamo sempre più, soprattutto alla luce delle evidenti difficoltà emerse con l’inizio dell’anno scolastico, che sia necessario chiarire immediatamente alcuni punti.
Le ragioni sono molto semplici: mentre Giannini dichiarava, intervistata su Rainews24, che eravamo di fronte a “un concorso epocale: saranno prove innovative che tengono conto che gli aspiranti docenti che faranno il concorso sono tutti abilitati quindi abbiamo già avuto modo di verificare le loro competenze e conoscenze delle materie per cui si presentano”, la realtà era ben diversa.
Se in teoria tutti i docenti meritevoli, abilitati e conoscitori della materia per la quale si erano presentati potevano finalmente ambire all’immissione in ruolo, nella pratica si è riusciti a combinare un doppio pasticcio: circa il 50% di bocciati mentre i promossi non potranno accedere alle cattedre in ruolo perché mancano posti disponibili . Resteranno precari nonostante il concorso superato e quindi tutti , promossi e bocciati, torneranno in cattedra da supplenti. Dall’altro lato vi sono classi di concorso in alcune regioni che non hanno sufficiente disponibilità, come ad esempio la classe di concorso di matematica e scienza in Calabria: 101 posti messi a concorso, 52 docenti che hanno superato la selezione, ma i posti disponibili sono due.
Molte cattedre sono ancora scoperte a causa delle domande di trasferimento nella regione di appartenenza da parte di docenti in mobilità, con l’assoluta certezza che per molti studenti le lezioni inizieranno con le supplenze.
Alla luce di tutto ciò e di molto altro abbiamo perciò interrogato la ministra , per capire quale logica stia dietro a questo scenario assolutamente confusionario e quali garanzie intenda offrire ai vincitori del concorso, anche alla luce del fatto che non sono stati tutelati gli abilitati TFA e PAS”: così in una nota i deputati di Possibile Beatrice Brignone e Pippo Civati.
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