“Non abbiamo potuto iniziare prima perché attendevamo la riforma della scuola, come ci era stato da più parti chiesto e suggerito. Ma ora abbiamo pochi giorni. Questa settimana, infatti, dobbiamo presentarli in Corte di Cassazione per avviare il percorso. Il lungo e faticoso percorso che, chiudendo la raccolta delle 500.000 firme il 30 settembre, ci potrà portare a votare nella primavera 2016. Mancando questo obiettivo e questa tempistica i referendum rischiano seriamente di perdersi”. E’ quanto scrive sul suo blog Beppe Civati, in un post in cui annuncia l’avvio della raccolta firme per i referendum anche su Italicum, scuola e Jobs act.
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