Class action contro la dote scuole in Lombardia

Infatti i primi percepiscono una somma inferiore rispetto agli altri, compresa tra i 340 e i 600 euro.

La somma, sostiene la provinciapavese.it, serve  per l’acquisto di libri di testo, dizionari, materiali multimediali di supporto allo studio come computer, e-book, tablet e solo a Pavia città sono 859 le famiglie interessate, quelle che hanno figli iscritti nelle scuole statali e un reddito Isee inferiore a 15mila euro. I buoni, che corrispondono al numero degli studenti che ne hanno diritto, nel 2013-14 sono 1389.

Il Coordinamento genitori democratici, in collaborazione con l’associazione “Non uno di meno”di Milano, ha raccolto  2500 adesioni alla class action.

«Ora si parte anche a Pavia – spiega Cristina Bruzzo, coordinatrice del Cgd – dove abbiamo stimato che le famiglie siano 859. In tutta la Regione si tratta di più di 20mila assegni di studio ridotti. Quindi dai 6 ai 12 milioni che potrebbero essere complessivamente restituiti se la class action, in cui le spese legali saranno sostenute da Flc/Cgil, andrà a buon fine».

«Alle famiglie italiane e straniere che hanno redditi drammaticamente sotto i 15mila euro all’anno – aggiunge Bruzzo – non si può togliere il sostegno al reddito per le scuole elementari o per il triennio delle superiori o il sostegno all’handicap o al merito come ha deciso quest’anno la giunta regionale, senza che venga messo in discussione il vero e proprio diritto allo studio. Per queste famiglie recuperare quel rimborso per tre o quattro figli diventa un fatto di straordinaria importanza».

C’è un precedente che apre la strada alla class action: il ricorso vinto al Tar di due famiglie.

La sentenza, a gennaio, ha stabilito che gli studenti delle scuole statali che hanno ricevuto la dote scuola nel 2013-14 hanno diritto a richiedere la differenza rispetto a quanto hanno invece percepito gli studenti delle paritarie. Ma Regione Lombardia si rifiuta di estendere anche alle altre migliaia di famiglie lo stesso diritto acquisito con la sentenza. «Come si può pensare di rimborsare solo le due famiglie ricorrenti? La sentenza è molto chiara – aggiunge Cristina Bruzzo –. La class action è la risposta a questa ingiustificata disparità di trattamento».

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Concorso PNRR 2024, ecco quali certificazioni linguistiche vengono ritenute valide nella tabella dei titoli valutabili per i concorsi docenti

Una docente che sta compilando la domanda per il concorso a cattedra PNRR 2024 per…

21/12/2024

Classi con 25-30 alunni? No, grazie: è umanamente impossibile! Per Serafini (Snals) massimo 20 allievi lezione

Nemmeno la diminuzione sensibile di iscritti nelle scuole, dovuta al tasso demografico in forte discesa,…

21/12/2024

Materie seconda prova maturità 2025, quando escono? Ecco cosa si sa al momento

Come sappiamo la macchina della maturità 2025 si è messa in moto da tempo. Lo…

21/12/2024

Open Arms processo Salvini, sentenza: assolto. Valditara: “Grande giorno per l’Italia”

Com'è noto ieri, 20 dicembre, è stata pronunciata la sentenza di primo grado relativa al…

21/12/2024

Carta del docente estesa ai supplenti annuali: importo adeguato al numero dei beneficiari e alle risorse disponibili

La legge Finanziaria del 2025 introduce una novità significativa: la carta del docente, istituita dalla…

21/12/2024

Giuliano Sangiorgi: “La mia paura più grande? Che ai miei figli non piaccia la scuola. Non credo al padre autoritario”

Il cantante dei Negramaro Giuliano Sangiorgi, 45 anni, ha annunciato ieri, in un'intervista a Vanity…

21/12/2024