Nel giorno in cui la ministra Fedeli assicura che docenti di ruolo e precari “non cambieranno più come negli anni passati”, scoppia il caso di una classe del milanese.
Il motivo è per i troppi supplenti che vi si sono succeduti nell’ultimo periodo: si tratta della quinta B della primaria ‘I Maggio’ di Cormano, dove tra il primo e quarto anno di corso si sono alternati otto maestri prevalenti, che insegnano italiano, inglese e storia. Quindi, in media, ne sono arrivati due l’anno.
Per evitare che la “storia” si ripeta, il 13 settembre i genitori degli alunni, in occasione del primo giorno di scuola, hanno deciso di condurre una protesta formale, che ha poi avuto echi nazionali: lasciare i figli-alunni a casa.
Barbara Alari, rappresentante di classe dei genitori, scrivono le agenzie ha giustificato l’atto come una rimostranza contro le “gravi inadempienze” dell’istituto scolastico nei confronti della didattica.
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Gli alunni, che hanno attorno ai 10 anni di età, si sono recati a scuola, ma rimasti all’esterno come annunciato in una lettera al Provveditorato lo scorso 8 settembre.
“Da anni siamo alle prese con una situazione insostenibile – dice ancora la rappresentante dei genitori – I bambini in 4 anni hanno cambiato otto volte la maestra principale, quella di italiano, inglese e storia, e sottoposti a un calvario di supplenti, lezioni in altre classi, programmi interrotti, oggi hanno ritardi di apprendimento che ci preoccupano ancor di più in vista dell’esame delle medie”.
Le preoccupazioni dei genitori appaiono più che legittime. È difficile, tuttavia, che quest’anno possa tornare la maestra prevalente dello scorso anno: trattandosi di un posto vacante, è probabile che venga assegnato ad un nuovo docente. Ancora di più se dovesse essere assegnato tramite graduatoria d’istituto, il cui aggiornamento deve ancora essere definito.
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