La stesura delle nuove classi di concorso, consegnata pochi giorni fa al Cspi e presto in CdM per il via libera, prevede la definizione di otto ambiti disciplinari (clicca qui per visualizzare bozza)
La loro attivazione, che riguarda la scuola secondaria di primo e di secondo grado, viene giustificata dal Miur per favorire lo “snellimento” e “l’ottimizzazione delle procedure di abilitazione e delle procedure concorsuali per titoli ed esami per il reclutamento del personale docente”.
La bozza, la quale è bene ricordare che potrebbe subire delle lievi modifiche in questi ultimi giorni di approvazione del suo tortuosissimo iter, contiene la seguente suddivisione di ambiti denominati “verticali” (utili per “l’aggregazione di classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado”):
A questi ambiti, se ne aggiungono altri tre di tipo “orizzontale” (utili per “l’aggregazione di classi di concorso” solo “della scuola secondaria di secondo grado”):
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Entrambi i raggruppamenti (verticali e orizzontali), come dicevamo saranno utilizzati anche per il prossimo “concorsone” con 63.712 posti complessivi messi presto a bando: “per gli ambiti disciplinari di cui al comma 1 – si legge nella bozza -, le prove concorsuali sono articolate secondo quanto previsto nel decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca da adottarsi ai sensi dell’articolo 400, comma 8, del Testo unico”.
Inoltre, “all’esito della procedura di valutazione dei titoli, i candidati delle procedure di cui al comma 3 sono collocati nelle rispettive graduatorie nel limite massimo corrispondente ai posti banditi per le distinte classi di concorso con una maggiorazione massima del dieci per cento, ai fini di ottemperare a quanto prescritto all’articolo 400, comma 15, del Testo unico”.
È molto importante ricordare, ai candidati del prossimo concorso per titoli ed esami, che “il possesso dei titoli di accesso a una delle classi di concorso dei predetti ambiti consente la partecipazione alle procedure selettive, l’eventuale frequenza del percorso comune e il conseguimento delle relative abilitazioni”. Quindi, per accedere alla selezione per ambiti disciplinari, con dei programmi disciplinari evidentemente “allargati”, basterà essere in possesso di una delle abilitazioni incluse nell’ambito stesso.
Ciò comporterà la composizione di un’unica “graduatoria di merito e un percorso di abilitazione unificato, strutturato al fine di garantire sia la comune acquisizione delle competenze didattico-disciplinari sia lo svolgimento di periodi di tirocinio nelle scuole secondarie di I e II grado”.
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