Il liceo Langkær a Tilst, un sobborgo di Aarhus, in Danimarca ha scelto di dividere le classi a seconda delle etnie degli studenti, spiegando di aver fissato al 50% la percentuale massima di studenti stranieri ammessi nelle tre classi del primo anno. Di fatto, le quattro classi rimanenti accolgono adolescenti immigrati. Il preside ha respinto ogni accusa di discriminazione, spiegando che l’obiettivo era quello di mantenere la diversità etnica e di evitare la fuga di studenti bianchi. “Perché ci sia una vera integrazione in una classe, bisogna disporre di un numero sufficiente di alunni per gruppo etnico”, ha detto il preside all’emittente televisiva DR.
La scuola, che ospitava il 25% di studenti stranieri nel 2007, conta l’80% di immigrati tra i nuovi iscritti nel settembre 2016. Gli studenti sono selezionati a seconda del fatto che abbiano un “nome a consonanza danese”, ma questo criterio viene utilizzato in maniera” flessibile “.
{loadposition eb-progetti}
Una ex deputata di origine turca ha annunciato che denuncerà questa politica alla Commissione per le pari opportunità. “Quando un preside separa studenti neri dagli studenti bianchi, manda un messaggio per cui i bianchi dovrebbero essere protetti dai neri. Dividere gli studenti esclusivamente sulla base della razza o dell’origine etnica è illegale secondo me”.
Il ministro della Pubblica Istruzione ha dichiarato di aver chiesto chiarimenti al liceo per assicurare che la legge sia stata rispettata e per esaminare la possibilità di adottare un progetto di legge per garantire la diversità etnica nelle scuole superiori. “Il problema fondamentale è che in Danimarca abbiamo degli istituti con una percentuale troppo alta di studenti di origini straniere”.
Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…
Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…
Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…
Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…
Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…
Primo giorno di “scuola” a Strasburgo, dove a tre mesi dall'ultima volta, il Parlamento europeo…