Basta 30 alunni per classi, più tempo da dedicare alla lettura, educazione civica per tutti gli alunni, più studenti esonerati all’Università, dove non deve più vigere il numero chiuso: sono i progetti che il M5S vuole assolutamente portare in porto nel 2020. Solo che per farlo occorre che sin d’ora si stanzino i finanziamenti adeguati. A ricordarlo è il grillino Luigi Gallo, presidente della commissione Cultura alla Camera.
Con un post su Facebook, l’on. Luigi Gallo spiega che “la cancellazione delle classi pollaio, l’ampliamento della no tax area universitaria per aumentare il numero degli studenti esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, il superamento del numero chiuso alle facoltà universitarie, i finanziamenti al mondo della lettura e l’inserimento di educazione civica e costituzione nella scuola sono le misure che devono trovare finanziamento nel Documento di Economia e Finanze che il governo varerà ad aprile per la manovra economica del 2020”.
Secondo il presidente della VII commissione, quello che deve giungere dall’Esecutivo gialloverde e dalle commissioni parlamentari di competenza è “un segnale necessario per un Paese che vuole investire in Istruzione e Cultura e dimostrare di fare sul serio”.
L’impressione è che il rappresentante del Movimento 5 Stelle, che in questo momento rappresenta uno dei punti di riferimento più importanti sul fronte dell’Istruzione pubblica, abbia voluto mandare più un messaggio ai suoi alleati che all’opinione pubblica: quel “devono trovare finanziamento” nel Def per la manovra 2020, scritto dall’on. Luigi Gallo, appare indirizzato prioritariamente al suo Governo.
Del resto, solo per soffermarsi sul primo provvedimento, le classi pollaio, ricordiamo che la spesa è notevole: in particolare, la proposta di legge che prevede prime classi con non oltre 20 iscritti se presenti studenti con disabilità e non più di 22 nelle successive, con una riduzione sensibile anche laddove non siano iscritti alunni con sostegno, prevede un investimento copioso.
Inizialmente, il ddl, se approvato in tempi adeguati, avrebbe dovuto avere i primi effetti già dal prossimo anno scolastico, attraverso un impegno economico pari a 400 milioni di euro. Con gli anni successivi che dovrebbero prevedere finanziamenti molto più alti, nell’ordine dei miliardi, e a crescere.
Tuttavia, nelle scorse settimane per “evitare un impatto sul bilancio in corso”, la deputata del M5S Vittoria Casa, relatrice del provvedimento, ha annunciato che i fondi necessari “saranno spostati sull’anno finanziario 2020”.
Nei giorni successiva La Tecnica della Scuola ha ricordato che le forze di opposizione politica hanno espressi seri dubbi sui finanziamenti del progetto di legge. Quei dubbi che ora l’on. Luigi Gallo chiede di spazzare via.
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