“Sono impegnato in questa duplice iniziativa: abbassare il numero di alunni per classe e garantire il tempo pieno in tutto il territorio nazionale”. E’ quanto ha rimarcato il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti nel corso dell’intervista rilasciata La Tecnica della Scuola.
Entrambi i temi hanno già iniziato l’iter parlamentare: “Il percorso è cominciato da mesi ed occorre rispettare il percorso parlamentare avviato. Dobbiamo sicuramente ridurre i numeri, aggravati dal problema in alcuni casi del sostegno: in alcuni casi, ci troviamo con classi affollate e contemporaneamente manca pure il sostegno. Non è possibile”.
Come si calcola il numero esatto di alunni per classe? Come abbiamo riportato in precedenza, per le scuole dell’infanzia, il numero di bambini per sezione non deve essere superiore a 26 e non inferiore a 18. Gli eventuali esuberi vanno ripartiti arrivando fino a 29 alunni per classe.
Invece, in ogni classe di scuola primaria potranno essere presenti non meno di 15 (10 nelle piccole isole e zone montane) e non più di 26 bambini, elevabili a 27 in presenza di eccedenze.
Le scuole secondarie di primo grado devono seguire tali regole: le classi prime sono costituite da non più di 27 alunni e non meno di 18 (10 nelle piccole isole e zone montane) fino ad un massimo di 28 alunni in presenza di eccedenze. Le classi seconde e terze devono mantenere un numero medio superiore a 20 alunni per classe. In caso contrario si dovrà procedere alla loro ricomposizione.
Infine, per quanto concerne le scuole superiori, le classi prime, nel caso di ordinamenti diversi (istituti di istruzione superiore che hanno sia classi liceali che tecniche o professionali), si costituiscono in modo autonomo, mentre, se si tratta di indirizzi diversi nell’ambito dell’istruzione tecnica, professionale o nei diversi percorsi liceali, si determinano sulla base del numero complessivo di alunni. Le classi iniziali del primo o e del secondo biennio devono essere formate da un numero che va da 27 a 30. Pertanto il numero delle classi si calcola dividendo il numero complessivo degli iscritti per 27. Le classi intermedie sono ricomposte se il numero medio per classe scende sotto a 22 alunni. Invece le classi dell’ultimo anno possono evitare di essere ricomposte a condizione che siano formate da almeno 10 alunni.
Per quanto riguarda il tempo pieno, Fioramonti ritiene che si tratti di un vero e proprio servizio di civiltà. “Certo, servono risorse e i due miliardi chiesti sono l’inizio. Però è importante, perché serve un segnale di discontinuità. Per avere più classi, più docenti. E anche scuole sicure, accoglienti, confortevoli e sostenibili. Le risorse in Italia ci sono: bisogna avere il coraggio di investire”.
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