Inizia con le scintille fra M5S e opposizione l’esame del disegno di legge Azzolina per ridurre il numero degli alunni per classe.
Aprea (FI) e Ascani (PD): progetto improponibile, non ci sono i soldi
Nel pomeriggio del 9 gennaio in Commissione Cultura è stato presentato il progetto, e immediatamente è intervenuta la deputata di FI Valentina Aprea.
“il provvedimento – ha detto Aprea – non ha nessuna speranza di essere approvato, considerato che il suo onere finanziario è molto consistente e che la legge di bilancio appena licenziata dal Parlamento ha previsto consistenti tagli al settore dell’istruzione nel
prossimo triennio”.
“Prima di entrare nel merito – ha aggiunto Aprea – è del tutto pregiudiziale fare chiarezza col Governo in merito alla possibilità di rinvenire fondi per una misura come quella in
esame. A tale scopo, chiedo che il Ministro dell’istruzione, o quantomeno il sottosegretario, intervengano ai lavori per fornire alla Commissione chiarimenti sulla effettiva possibilità di reperire le risorse finanziarie necessarie a copertura delle spese
comportate da una proposta di legge impegnativa come quella in esame”.
A dare man forte alla deputata di Forza Italia è intervenuta Anna Ascani (PD): “Per affrontare l’argomento, sarebbe più utile se la Commissione impiegasse uno strumento diverso, ad esempio una risoluzione per impegnare il Governo a trovare rimedio al problema delle classi sovraffollate: e preferibilmente dopo aver effettuato uno studio di fattibilità preventivo che verifichi l’attuabilità, in termini di risorse non solo
finanziarie ma anche umane e strumentali, della riduzione del numero di alunni
per classe”.
Azzolina: se non si cambia, tanto vale chiudere le scuole
A questo punta Lucia Azzolina è intervenuta, dichiarandosi indignata per le norme messe in atto dalla allora ministra Maria Stella Gelmini e ha concluso: “Occorre cominciare a lavorare quanto prima affinché l’Italia possa spogliarsi della maglia nera che indossa
anche in questo ambito. Se si riuscirà, sarà una vittoria del Parlamento; altrimenti,
tanto varrà chiudere la scuola pubblica, perché così non serve a nessuno”.
Sul problema delle risorse, il presidente della Commissione Luigi Gallo e la relatrice Vittoria Casa (M5S) hanno assicurato che ricercheranno la collaborazione del Governo per capire in che modo si possa affrontare la questione.