Come avevamo già anticipato nella giornata di ieri, venerdì 12 novembre, la misura sulla diminuzione del numero di alunni per classe inserita nella legge di bilancio 2022 ha sollevato non poche polemiche.
Come già annunciato dal vide direttore della Tecnica della Scuola, Reginaldo Palermo, la lettura della nota sta ridimensionato parecchio le aspettative che si erano create.
La misura verrà attuata senza nessuna risorsa aggiuntiva. E per quanto riguarda il come avverrà la diminuzione, ecco che lo spiega la relazione tecnica.
I tecnici del MEF che hanno messo a punto il documento sottolineano che i dati Istati confermano che la popolazione scolastica è in netto calo e questo fatto, di per sé, si tradurrà anche in una diminuzione del rapporto numerico alunni/docenti.
Aggiungono i tecnici ministeriali che il caso, se gestito con accortezza, potrebbe servire proprio per diminuire il numero degli alunni per classe nelle situazioni più critiche.
E c’è di più perché nella relazione si chiarisce anche che l’aumento del numero delle classi si potrà realizzare esclusivamente nelle scuole che già dispongono degli spazi necessari. In altre parole, la formazione di classi più piccole non dovrà comportare neppure maggiori spese indirette.
In ogni caso, per diventare operativa, le modalità applicative della misura dovranno essere precisate con un decreto ministeriale da adottarsi entro il mese di marzo 2022.
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