Il piano Azzolina per sfruttare i fondi del Recovery Fund mette al centro anche le classi pollaio, vecchio pallino della Ministra negli anni scorsi.
Nel corso del suo intervento sul Recovery Fund in commissione Istruzione e Cultura alla Camera, Azzolina ha premesso prima di tutto quanto sia “necessario che una parte consistente delle risorse a disposizione nell’ambito del Recovery Fund sia destinata al capitolo Istruzione. Si tratta di un impegno che Governo e Parlamento non possono non condividere perché proprio dalla scuola passa il futuro del Paese“.
“Abbiamo un’occasione di grande rilievo che non possiamo sprecare e una chiamata ad una grande responsabilità a cui non possiamo non rispondere. Se utilizziamo bene le risorse che perverranno dall’Europa potremo insieme intervenire su alcuni dei mali storici della nostra scuola, potremo lasciarci alle spalle le stagioni peggiori che l’hanno ferita più volte e l’hanno mortificata togliendole risorse e speranze“, ha proseguito la Ministra, accennando poi proprio al tema delle classi pollaio: per Azzolina servono interventi per migliorare il rapporto numerico docenti/studenti per classe, diminuendo il sovraffollamento.
Per la scuola, il Recovery Fund dovrebbe prevedere oltre 200 miliardi, che secondo la Ministra, quindi, dovrebbero servire per eliminare le classi pollaio, ovvero quelle classi numerose sovraffollate in cui sono presenti anche più di 30 alunni per classe, ad esempio.
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