Politica scolastica

Classi pollaio: per fare sul serio sono necessari diversi miliardi di euro

Si concluderanno in settimana presso la Commissione Cultura della Camera le audizioni sul disegno di legge a firma dell’onorevole Lucia Azzolina (M5S) in materia di formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado.
Fino ad ora sono state audite associazioni professionali di docenti, dirigenti scolastici, genitori e organizzazioni sindacali. Martedì 26 saranno audite altre associazioni di docenti mentre nella mattinata giovedì la riprenderà l’esame del provvedimento da parte dei deputati.

Disegno di legge ambizioso, ma subito ridimensionato

Fin da subito il disegno di legge, che prevede nuove regole finalizzate ad evitare  la formazione di classi con 28-30 e anche più alunni. Addirittura si era parlato della possibilità di applicare la legge già dal prossimo settembre, ma non appena arrivata in Commissione la proposta è stata subito ridimensionata dalla stessa relatrice di maggioranza: la legge di bilancio 2019, infatti, non prevede risorse mirate e quindi, nella migliore delle ipotesi, se ne potrà parlare a partire dall’anno scolastico 2020/21.
Inizialmente la proposta aveva suscitato grande entusiasmo nel mondo della scuola, entusiasmo che si è via via affievolito anche perchè le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti sono davvero consistenti: poco meno di 400 milioni di euro per il primo anno di applicazione, più di un miliardo per il secondo anno e più di due miliardi a partire dal terzo anno.

Si aspetta una soluzione con il DEF

Dal Ministero dell’Economia hanno già fatto sapere che all stato attuale la proposta è del tutto irrealizzabile, ma nei prossimi giorni il Governo dovrebbe presentare il Documento di Economia e Finanza per il prossimo triennio e a quel punto si capirà se sulla scuola la maggioranza intende fare sul serio o meno.

Reginaldo Palermo

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