Nonostante il calo del numero degli alunni, circa settantamila in meno nel solo anno scolastico 2018/2019, a fronte della crescita dell’organico dei docenti, il fenomeno delle classi “pollaio”, le aule troppo affollate, non si arresta.
E infatti, c’è già una proposta di legge, depositata alla Camera dall’attuale sottosegretaria all’Istruzione, Lucia Azzolina, per abbassare i limiti massimi di alunni per classe attualmente vigenti e in vigore dai tempi dell’ex ministro Gelmini.
Le classi sovraffollate sarebbero – scrive Il Sole 24 Ore– il 5% circa del totale nazionale. Con percentuali più alte nella scuola dell’infanzia, dove oltre un’aula su dieci ha più di 26 alunni e dove le classi con più di 34 risultano essere oltre 200, secondo i calcoli ministeriali. Meno affollate le primarie, dove il 3,6% delle classi ha oltre 26 alunni. Dato che sfiora il 10% nella secondaria di secondo grado. Decisamente più bassa la quota di classi pollaio nel secondo grado, si parla di poco più dell’1,1% di aule sopra i 30 alunni, ma qui la sofferenza è concentrata nel primo biennio, quello a maggior rischi di dispersione scolastica. In ogni caso si parla, per il secondo grado, di oltre 1.500 classi davvero piene, con 31 alunni di media, ma dove si arriva fino a 34. Ci sono anche più di 28mila classi in cui si va da 25 a 30 alunni.
In ogni caso il fenomeno va pure legato al problema dell’edilizia scolastica. Ci sono realtà nelle quali i ragazzi sono ammassati dentro edifici nati con altre destinazioni d’uso e dove si sta comunque stretti per l’angustia dei locali.
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