Sono un’insegnante della scuola dell’infanzia. Ho appena letto un vostro articolo in cui si dice che il ministro Valditara starebbe prendendo in considerazione le richieste effettuate da associazioni riguardo una maggiore e migliore inclusione a scuola degli alunni con disabilità. Ovviamente questo mi fa molto piacere e sono dell’opinione che qualsiasi intervento debba essere il più precoce possibile.
Chiedo di conseguenza se, dato l’aumento di bambini con bisogni speciali, frutto del periodo non facile che stiamo vivendo, non sia il caso di diminuire i bambini per sezione che alle scuole statali mi risulta essere se non erro 1 a 25, ma in quelle private 1 a 29, cosa di cui sono sicura poiché lavoro proprio in una di queste. Il grande numero infatti non aiuta di certo a proporre una didattica personalizzata e differenziata ad alunni con bisogni e competenze diverse, ma nemmeno l’osservazione degli stessi, poiché spesso è proprio alla scuola dell’infanzia che si rilevano le prime difficoltà ed i bisogni speciali avviando accertamenti che tal volta, se la famiglia collabora, sfociano in vere e proprie certificazioni, altre rimangono a cura del singolo insegnante di riferimento. Spero quindi che solleviate anche questo problema.
Grazie, cordiali saluti
Lettera firmata
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