L’attore e conduttore Claudio Amendola, 61 anni, ha rilasciato un’intervista a cuore aperto a Il Corriere della Sera in cui si è raccontato a 360 gradi, parlando anche della sua esperienza a scuola.
“Lasciai la scuola dopo la terza media (fu una cretinata pazzesca), non mi andava di studiare, ma era un’altra Italia e se un ragazzo decideva di lavorare non era una follia, il lavoro c’era”, questa una sua dichiarazione destinata a far discutere.
“Potevo fare qualunque cosa nel doppiaggio, facevo il montaggio per numerare le pellicole, ho curato quattro film di Terence Hill e Bud Spencer. Sono stato commesso in un negozio di sport, ho scaricato le cassette al mercato generale”, ha raccontato Amendola, figlio d’arte.
Molti coetanei di Amendola fanno spesso il confronto tra la società di oggi e quella di quarant’anni fa. Basta pensare a Massimo Ghini. Quest’ultimo qualche settimana fa ha detto: “Io rispetto ai miei figli per preparazione sembro un professore di filologia romanza. Io ho solo una laurea ad honorem e solo la maturità. Ma quando dico una cosa ai miei figli vedo che non sono preparati o vanno su Wikipedia. Io vengo da una scuola nozionistica in cui però ci facevano studiare. La differenza di preparazione culturale è enorme”.
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