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Cnr: già dalle elementari mangiare poco e spesso

I bambini della scuola primaria che frazionano in più pasti l’apporto calorico giornaliero mostrano un indice di massa corporea significativamente minore rispetto ai coetanei che ‘concentrano’ l’apporto energetico alimentare in pochi pasti. E’ quanto emerge da uno studio realizzato su un campione di circa 4mila alunni delle scuole elementari in Campania, che hanno partecipato al Progetto Arca (Alimentazione nella Regione CAmpania), uno screening delle abitudini alimentari e dei determinanti del peso corporeo in età pediatrica. Il progetto è stato promosso dalla Regione Campania, Assessorato all’Agricoltura, e realizzato dall’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Cnr di Avellino, in collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali Avellino 1, Avellino 2 e Napoli 5. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista International Journal of Obesity.
Chi mangia più spesso, già in tenera età, tende ad avere un peso minore e a non mettere su quella ‘pancetta’ che è sempre più spesso una conseguenza del concentrato apporto energetico in un numero ridotto di pasti giornalieri. Anche la pressione arteriosa è risultata più alta nei bambini che consumano meno pasti nella giornata, e questo effetto è verosimilmente dovuto sempre al maggior grado di obesità.
“La ricerca – ha detto Gianvincenzo Barba, ricercatore dell’Isa-Cnr – ha dimostrato che frazionare l’apporto calorico giornaliero può essere associato ad un minore grado di obesità e a un minor accumulo di grasso addominale nei bambini. L’indice di massa corporea dei bambini che consumavano 2-3 pasti al giorno è di 20.5 kg/m2, mentre è di 18.8 kg/m2 in coloro che consumavano 5 o più pasti al giorno. E la circonferenza vita passa da 68 a 63.8 cm”.
Di tutto questo si deve tener conto ai fini di una corretta alimentazione, da sempre alla base della prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantile, condizioni in aumento in Italia.“I ricercatori del Cnr hanno anche dato delle indicazioni pratiche per migliorare le condotte alimentari dei bambini: “Fare una buona colazione al mattino – spiega sempre Barba – è una buona e sana abitudine, ma fare anche piccoli ‘spuntini’ nel corso della giornata, frazionando così ulteriormente l’apporto calorico giornaliero, potrebbe essere di aiuto proprio per controllare il peso corporeo”.
Attenzione quindi, già da piccoli, a non ripetere i comuni errori di dieta alimentare in cui incorrono spesso i grandi. “Negli adulti – continua il ricercatore – consumare un maggior numero di pasti nel corso della giornata è associato ad un minor apporto di energia da grassi a favore di quello da carboidrati: ciò fa sì che arrivando ‘affamati’ a tavola, si tenda a mangiare di più. Questi pasti abbondanti, oltre a determinare un eccessivo apporto di calorie, favoriscono un’elevata secrezione di insulina, l’ormone che trasforma in energia ‘di deposito’, e cioè in grasso, l’energia assunta in eccesso con gli alimenti”.
“Prevenire con successo oggi, può contribuire domani a ridurre il numero di adulti in sovrappeso o obesi – conclude Barba – con impatto favorevole, quindi, anche su malattie cardiovascolari e altre patologie cronico-degenerative associate a queste condizioni”.
Alessandro Giuliani

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