I precari per laicità-Cobas inizieranno il monitoraggio dagli istituti inseriti nell’elenco delle 20 scuole dove i docenti sono in graduatoria. I lavori proseguiranno nei giorni successivi con la consegna di progetti di Attività Alternativa alle scuole inadempienti e delle domande fuori graduatoria dei precari interessati a questa disciplina.
Si ricorda che il comma 2 dell’ articolo 9 della legge 121/85 recita: “La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado. Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, é garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento.
All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto su richiesta dell’autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione.” E inoltre la nota del MEF n. 26482 del 7 marzo 2011 chiarisce che l’insegnamento delle attività alternative “costituiscono un servizio strutturale obbligatorio. Ciò significa che le scuole hanno l’obbligo di attivare attività in sostituzione delle ore di religione cattolica.
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