L’istruzione domiciliare è un particolare servizio riservato a tutti gli alunni e le alunne iscritti/e a scuole di qualsiasi ordine e grado. La famiglia, dietro certificazione medica, può richiedere l’attivazione del servizio qualora il/la discente dovesse eseguire o proseguire le terapie mediche a casa impedendo così la frequenza a scuola. L’istituzione di questa particolare forma d’istruzione è dovuta al fatto che molte delle cure necessarie per la guarigione possono essere effettuate a domicilio. Questo rappresenta un vantaggio per lo/la studente/ssa, perché prosegue le cure in un ambiente favorevole e non in una stanza d’ospedale; ma impedisce di fatto la normale vita scolastica e ciò può portare anche a forme di avvilimento dovute alla lontananza dalla classe e dalla vita della scuola.
I soggetti coinvolti sono discenti afflitti da gravi patologie certificate dall’autorità sanitaria e bisognosi di particolari terapie che possono essere somministrate senza la necessità di un ricovero in ospedale. Nell’anno scolastico 2022/2023 il servizio è stato garantito a ben 2067 alunni/e ed ha erogato un totale di 119.198 ore di lezione a domicilio. L’erogazione del servizio può avvenire in diverse modalità. Può essere erogato se il ciclo di terapie sanitarie domiciliari non è inferiore ai 30 giorni (anche non continuativi). Normalmente la durata dell’assenza per svolgere la terapia può essere individuata con anticipo e questo permette alle famiglie di richiedere il servizio subito. Oppure è erogato quando a periodi di ricovero in ospedale, per effettuare dei cicli di cure, si alternano periodi di cure domiciliari. Inoltre, la struttura sanitaria può eventualmente autorizzare rientri a scuola durante i cicli di terapie a domicilio.
Con il progresso scientifico e tecnologico le terapie, e in generale le cure mediche, sono spesso effettuati a domicilio e non prevedono più periodi di ospedalizzazione che in passato potevano essere anche lunghi. Sia la scuola in Ospedale (SIO) sia l’Istruzione domiciliare (ID) devono garantire entrambe il diritto all’istruzione di ogni singolo discente attraverso una collaborazione per la definizione, ognuno nei propri ruoli e proprie competenze, di un progetto personalizzato condiviso. Il progetto può prevedere anche un’alternanza fra la scuola in ospedale, l’istruzione domiciliare e frequenza nella scuola territoriale. In questo caso ci deve essere la partecipazione, oltre alle varie istituzioni scolastiche e agli enti pubblici e privati attivi sul territorio, anche delle famiglie nella definizione dettagliata del progetto stesso. Di conseguenza, vista la molteplicità dei soggetti in campo, è necessaria una attenta programmazione organizzativa e amministrativa ed un significativo incremento dell’organico per garantire non solo il diritto allo studio ma anche il successo formativo perché ”nessuno/a deve essere lasciato/a indietro”.
Domenico Damiani Esecutivo COBAS Scuola di Roma e provincia
pubbliredazionale
Di solito, poco tempo prima dell'avvio della fase dei giorni dedicati alle iscrizioni, escono i…
In migliaia in piazza a Roma per il corteo in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza…
La direttiva europea, specificatamente la 1999/70/CE, interviene nella clausola 4 a ricordare che per quanto…
Sono stati pubblicati sul sito del Ministero i primi 15 quesiti relativi alle posizioni economiche per assistenti e…
La Flc Cgil annuncia il terzo presidio, il 26 novembre, in vista dello sciopero di…
Invece di investire sulla scuola, questo Governo pensa a tagliare sul personale e non solo:…