La vicenda del Ragusa Moleti di Palermo continua far discutere. Dopo l’intervento della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, quello dell’UAAR (che ha addirittura chiesto le dimissioni della titolare del dicastero di Viale Trastevere), arrivano anche le dichiarazioni dei Cobas, in merito all’argomento, in difesa del preside, Nicolò La Rocca, dopo la rimozione di statue e immagini sacre dalla scuola: “Sia chiaro che per i Cobas della scuola la libertà di culto fuori delle aule e degli altri edifici della pubblica amministrazione è un diritto. Come pure è un diritto, per chi professa religioni diverse da quella cattolica o non ne professa alcuna, non imbattersi in simboli o in celebrazioni di atti di culto di qualsiasi religione in detti luoghi. La natura della Scuola Pubblica deve essere democratica e laica, cioè aperta al confronto e rispettosa di ogni orientamento religioso, filosofico, etico ed ideologico, senza che alcuno di essi prevarichi gli altri”
“I Cobas della scuola di Palermo – conclude la nota – esprimono la loro solidarietà al DS Nicolò La Rocca, che con la sua decisione sta tentando di rimettere nei binari della legalità la scuola che dirige, affinché ogni bambino sia accolto e educato per poter sviluppare le proprie convinzioni quanto più autonomamente possibile”.
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