Attorno al vaccino AstraZeneca non si placano le polemiche. Il Codacons starebbe organizzando una vera e propria class action ai fini del risarcimento in favore di tutti i soggetti con meno di 60 anni che abbiano ricevuto dosi del vaccino anglo-svedese, in gran parte docenti e personale Ata, oltre che agenti di polizia e, di recente, anche qualche maturando. Danno da rischio e da paura, sarebbe la contestazione sferrata non contro AstraZeneca – precisano dal Codacons – ma contro lo Stato, le regioni e le Asl, che hanno diffuso informazioni contraddittorie, contrastanti e molto diverse, mettendo i cittadini in una situazione di angoscia.
I richiedenti “crescono di ora in ora, stiamo raggiungendo i 10mila e c’è un fortissimo riscontro“. Lo annuncia all’Adnkronos il presidente del Codacons Carlo Rienzi. E ancora: “Ci sono centinaia e centinaia di persone che ci hanno scritto per chiedere aiuto in questa situazione, e in 10mila hanno già scaricato il modello della diffida dal nostro sito e che ci hanno chiesto di intervenire”.
Spiega ancora Rienzi: “Ci basiamo, oltre che su una nota giurisprudenza in materia che riconosce il danno da rischio sanitario, anche sulla sentenza della Corte d’Assise di Taranto sul caso Ilva di pochi giorni fa, in cui rappresentavamo 50 cittadini, che ha riconosciuto ai richiedenti un risarcimento di circa 5mila euro ciascuno per essere stati esposti alle sostanze tossiche. Dunque per il danno potenziale e per il rischio corso sul fronte sanitario, anche in assenza di danni effettivi alla salute”.
Johnson & Johnson
Nel frattempo una simile situazione si potrebbe profilare attorno al vaccino J&J. Delle ultime ore, infatti, la notizia seconda la quale un paziente maschio di 34 anni sarebbe stato trasferito presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova per probabile sindrome trombocitopenica trombotica a 11 giorni dal vaccino.