Le molte irregolarità denunciate e faccende poco chiare che hanno fatto da strascico ai quiz hanno spinto il Codacons ad agire: ”La graduatoria potrebbe essere frutto di errori e irregolarità, e quindi risultare alterati da più parti sono state denunciate gravi anomalie, riscontrate dagli stessi studenti durante le prove. Dagli errori contenuti nelle domande alla violazione dell’anonimato, in ogni caso situazioni in grado di inficiare i test d’ingresso” ha spiegato l’associazione in una nota, proseguendo poi nella spiegazione ”da un lato chiediamo alla magistratura di attivarsi nell’interesse degli studenti sequestrando cautelativamente i risultati delle prove, dall’altro invitiamo gli stessi studenti ad aderire al ricorso collettivo contro il numero chiuso per le facoltà di medicina e odontoiatria avviato dal Codacons, così da far valere il proprio diritto allo studio”.
Quello che è accaduto dopo i test d’ingresso secondo l’associazione dimostra “chiaramente come il sistema del numero chiuso sia fallace e debba essere abbandonato definitivamente: nessuno ha ottenuto il punteggio massimo; il voto migliore è stato 80,90 su 90; tra la posizione numero 10mila e la 11mila, ossia la fascia che decide chi passa e chi resta fuori, c’è appena un punto di differenza; il 30,1% dei candidati è risultata sotto la sufficienza”.
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