Lo afferma il Codacons, commentando la notizia del sito internet denunciato dalla Polizia Postale perché prometteva la risoluzione delle prove ai maturandi durante l’esame di maturità.
”Abbiamo avuto dimostrazione di come l’evoluzione della tecnologia abbia effetti diretti sugli esami di maturità, con le soluzioni delle prove spesso pubblicate sul web poco dopo la diffusione delle tracce, e facilmente consultabili dagli studenti attraverso i telefoni cellulari – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo il Ministero deve prendere provvedimenti atti a garantire la regolarità delle prove e la parità di condizioni per gli studenti. In tal senso l’unica soluzione possibile è schermare le aule scolastiche, in modo da impedire l’utilizzo dei cellulari e rendere vana qualsiasi pubblicazione sul web delle soluzioni o altri servizi online resi da siti specializzati”.
Sempre in giornata, il Codacons – convinto che “impedire l’uso di telefoni cellulari durante le prove di maturità è diventato oramai impossibile” – ha chiesto al ministero dell’Istruzione di “adottare misure drastiche volte a garantire la regolarità delle prove d’esame”