Ogni aspetto della nostra vita – che siamo insegnanti o studenti, anziani o bambini, al lavoro, a casa o a divertirci – è legato a strumenti digitali. Siamo immersi costantemente in un ambiente che mescola oggetti fisici e rappresentazioni virtuali, ma della parte digitale spesso ignoriamo tutto: non sappiamo come funziona, chi l’ha costruita, per quali scopi. Non sappiamo vedere al di là degli schermi e non sappiamo che l’anima che permette tutto questo è una sola: il programma, anzi il codice sorgente.
Niente altro che un testo, ma un testo potente, come un contratto o una legge. Un testo che modifica il mondo. Un testo scritto da persone speciali, i programmatori, in qualche linguaggio speciale. Ormai i linguaggi di programmazione che fanno funzionare il nostro mondo sono 8 mila contro le 7 mila lingue conosciute al mondo. Meritano, quindi, una riflessione linguistica, letteraria, culturale.
Si svolgerà fra il 27 settembre e l’8 ottobre 2021 il CodeFest, primo Festival al mondo dedicato al Codice Sorgente. Per la prima volta al centro dei riflettori c’è quello che fa funzionare il digitale. Il Festival è rivolto a studenti, docenti, studiosi, sviluppatori e imprenditori, hackers, musicisti, artisti, ma anche al pubblico generale, ad appassionati e curiosi, insomma a chiunque voglia andare oltre il sipario.
Il Festival è organizzato dall’Università di Torino (Dipartimento capofila: Filosofia e Scienze dell’Educazione, con la collaborazione dei Dipartimenti di Fisica e Informatica) insieme con l’Associazione Codexpo.org ed è un evento aperto tutti; quello che avviene durante il Festival è accessibile online agli utenti registrati tramite il sito web.
Ogni pomeriggio si alterneranno incontri con esperti di tutto il mondo, concerti ispirati al codice sorgente (M° Campogrande) o programmati in tempo reale, esperienze di calligrafia che riscrive teoremi (Polello), spettacoli teatrali (Hello Ada su Ada Byron), attività ed esperienze aperte a tutti, laboratori, seminari e incontri sulla storia, la scrittura, la lettura del codice sorgente.
Durante il Festival verranno inaugurati il primo Museo e la prima Mostra del codice sorgente come fenomeno linguistico, letterario, artistico. La Mostra, in dieci sale tematiche, visitabile online, ha come obiettivo la diffusione della cultura della programmazione ed è rivolta a tutti, agli allievi delle scuole secondarie e ai loro docenti, agli esperti, ai programmatori, al mondo universitario, alle famiglie e a agli interessati all’argomento.
L’Associazione Codexpo.org, promotrice dell’iniziativa, ha scelto di realizzarla insieme agli studenti di una classe quarta del IIS “Avogadro” di Torino nell’ambito dei percorsi PCTO (ex scuola-lavoro) con lo scopo di approfondire la cultura e quindi la cittadinanza digitale. Una decina di ragazzi hanno lavorato alla preparazione delle varie sale che saranno da loro stessi presentate, il 5 ottobre alle ore 18,30, a compagni, docenti, genitori, alle scuole, ma anche a tutti i curiosi esperti o no.
Il valore formativo e didattico di questa esperienza concreta in cui gli allievi sono protagonisti attivi e che resterà visibile a tutti online è una delle scelte che la Associazione ha fatto, anche nella ottica e con l’invito a proseguire ad arricchire ed allestire nuove stanze, oggetto di riflessioni e di lavoro, rivolto alle classi degli istituti superiori di tutta Italia.
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