Personale

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il prof non può accettare regali o altre utilità dai genitori degli studenti

A volte capita, soprattutto per le festività natalizie, ma anche per altre particolari ricorrenze, che i genitori degli studenti raccolgano i soldi per fare dei regali costosi alle maestre oppure, nel caso delle scuole secondarie di II grado, che gli studenti facciano ai propri insegnanti dei regali importanti come per esempio l’ultimo iphone o un orologio molto costoso. Ebbene si deve sapere che il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che riguarda anche gli insegnanti, è molto chiaro sul fatto che le maestre e i professori non possono accettare regali o altre utilità, fatta eccezione di regalini di modico valore, dai genitori degli studenti e dagli studenti stessi.

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Come è noto il codice di comportamento dei dipendenti pubblici continua ad essere quello il cui regolamento si riferisce al D.P.R. del 16 aprile 2013, n. 62 come, per altro, modificato ed integrato dal D.P.R. 13 giugno 2023, n. 81. In tale codice di comportamento, definito a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, c’è l’art. 4 che si occupa in modo specifico dei regali, compensi e altre utilità fatte o ricevute dai dipendenti pubblici. Per entrare nell’aspetto normativo del comportamento da tenere dall’insegnante in caso dovesse ricevere un regalo costoso da parte dei genitori degli studenti o da parte degli studenti, è importante citare il comma 2 del suddetto art.4, in cui emerge che il dipendente non accetta, per se o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sè o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell’ufficio ricoperto.

Restituzione dei regali

In caso l’insegante dovesse ricevere dai genitori di una classe un regalo molto costoso, il cui valore superi le 150 euro, dovrebbe immediatamente metterlo a disposizione dell’Amministrazione, consegnandolo al dirigente scolastico, per la restituzione o per essere devoluto a fini istituzionali.

Lucio Ficara

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