Credo che il ripristino della fase comunale sia un segno di civiltà e di rispetto nei confronti di docenti ed ATA.
In quale altro posto di lavoro si richiede infatti una sede relativamente alla quale non si conosce il comune in cui è ubicata?
Resta però il fatto che tra le conseguenze della così detta “buona scuola” vi sono ancora i codici meccanografici unici per scuole aventi plessi in comuni diversi.
E’ quindi necessario ed urgente ripristinare i sottocodici per plessi in comuni diversi, nonché l’impossibilità di essere utilizzati su comuni diversi da quello di titolarità.
In mancanza di una siffatta norma perderebbe infatti senso la fase comunale ed i relativi vantaggi in caso di perdenti posto.
Come già successo in questi anni i docenti si troverebbero a dover lavorare in plessi lontanissimi, senza neanche avere i vantaggi e le precedenze riservate ai perdenti posto.
Inoltre istituti con plessi distaccati lontanissimi all’interno del proprio codice sarebbero anche peggio dei famigerati ambiti.
Matteo Bavassano