Categorie: Attualità

Coding, ecco come avvicinare le ragazze alla programmazione

Continua il processo di avvicinamento delle donne al linguaggio informatico e all’utilità delle nuove tecnologie.

In occasione del mese #STEMintheCity, voluto dal Comune di Milano per “Sensibilizzare” i giovani alla cultura digitale ed avvicinare le ragazze allo studio delle materie tecnico-scientifiche, “Women&Tech-Associazione Donne e Tecnologie” fa il punto della situazione relativamente al suo impegno pluriennale nell’ambito della valorizzazione delle professioni del futuro per i giovani e le donne.

L’Associazione è impegnata da tempo sull’analisi delle innovazioni tecnologiche e delle competenze specifiche che possono trasformarsi in professionalità del futuro richieste nel mercato del lavoro cosi come ricorda Gianna Martinengo la fondatrice: “Che si tratti di tecnologia, sostenibilità, inclusione, capitale umano, competenze, life science, arte, cultura, creatività, gender gap o diversity, abbiamo sempre cercato di trovare  soluzioni e strumenti per rendere il domani già presente”.

Un vasto programma fatto di attività concrete che dal 2009 ha visto sviluppati oltre 50 eventi (come il Premio Le Tecnovisionarie) , conferenze internazionali con 400 interventi, 350 protagonisti e 12 mila persone coinvolte e  particolare attenzione allo studio dei mestieri del futuro con percorsi di orientamento per gli studenti (“Future Camp Europe”) che ha portato i ragazzi alla scoperta di nuove professioni e nuove materie quali la genetica, l’agricoltura, le nanotecnologie, la robotica, il biotech, il green economy, la nutrizione, studio dei nuovi materiali.

La metodologia utilizzata per la diffusione di questo tipo di cultura introduce il concetto di scienze umanistiche al metodo conosciuto come STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematic), che viene utilizzato per indicare i corsi di studio e le scelte educative con l’obiettivo di   incrementare la competitività in campo scientifico e tecnologico) coniando il nuovo termine di “ SteAm” cosi come spiega nel comunicato stampa Gianna Martinengo “..crediamo, infatti, che sia necessario andare oltre STEM per coinvolgere, nei processi, negli studi, nel miglioramento delle competenze, anche tutto quel mondo che viene indicato con il termine inglese ‘Arts’, che in italiano si può tradurre con Scienze Umanistiche. Il progresso della conoscenza avverrà, infatti, sempre di più, integrando tutte le scienze, ossia tutti gli approcci, sia di tipo matematico-scientifico che culturale-umanistico”.

 

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Nell’appuntamento appena concluso di #STEMintheCity si sono svolti due momenti culturali molto importanti:

Il primo, “ROBOTLAB: robotica educativa con LEGO Education WeDo 2.0”, si è tenuto il 4 aprile e ha visto il  coinvolgimento di circa 90 studenti della scuola primaria che hanno avuto la possibilità di costruire con i mattoncini LEGO dei modelli meccanizzati e dar loro vita attraverso il coding.

Il secondo appuntamento “ROBOTLAB: Cubetto”, tenuto il 27 aprile. “ha visto 90 studenti della scuola primari, lavorare con un robot di legno soprannominato “Cubetto”, che ha insegnato loro le basi della programmazione attraverso giochi e avventure e giocare con delle Cannucce Meccaniche in grado di dare libero sfogo alla loro creatività.

Molto interessante anche l’appuntamento con la decima edizione dell’evento “Le Tecnovisionarie® 2017” che si terrà a Cernobbio il 19 maggio: la manifestazione che l’associazione organizza con l’obiettivo di valorizzare le competenze tecnologiche delle donne, assegnando il premio a chi dimostra di possedere visione innovativa, sostenibile ed etica della propria professione.

In questa edizione, per festeggiare il decimo anno dell’iniziativa verranno premiate anche le donne vincitrici delle scorse edizioni, una sorta di chiusura di una prima fase del progetto per ripartire con maggiore slancio ed iniziative nei prossimi anni per raccontare sempre meglio la solidarietà, l’impegno, il desiderio di valorizzare il talento femminile in tutte le sue espressioni, personali e professionali.

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Dino Galuppi

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