“Coding girls” è un progetto della Fondazione Mondo Digitale, fondata Roma quasi 20 anni fa, per promuovere la parità di genere, soprattutto nel mondo del lavoro, obiettivo ancora molto lontano da raggiungere. L’idea è quella di accelerare il raggiungimento delle pari opportunità nel settore scientifico e tecnologico agendo su diversi fronti, come per esempio la lotta a pregiudizi e stereotipi, l’orientamento alle carriere del futuro, fornendo modelli positivi e processi di formazione alla pari.
Secondo il recente rapporto del World Economic Forum, l’Italia arretra per la parità di genere nei settori della politica, dell’economia, e dell’istruzione, scivolando al settantaseiesimo posto su 153 Paesi, dal 70esimo posto dell’anno scorso, tutto questo confermando un trend negativo ben prima della pandemia. Un ritratto simile emerge dal rapporto dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, che ha assegnato alla penisola il punteggio più basso di tutti gli Stati membri dell’Ue per quando riguarda le discriminazioni nell’accesso al mondo del lavoro e ad una serena conciliazione tra lavoro e famiglia.
Lo si può notare osservando che il tasso di occupazione femminile è bloccato a un misero 49% – un dato che al Sud raggiunge picchi del 70%, o leggendo le conclusioni dello studio dell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società della Commissione europea, che sottolinea come in Italia esista un divario di genere evidente in tutti i campi presi in analisi. Per quanto riguarda il 2020, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat, il tasso di occupazione femminile nel secondo trimestre 2020 è diminuito di 2,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019, contro i -1,6 punti percentuali degli uomini: la crisi sta svantaggiando le donne nel mondo del lavoro. Sulla base delle informazioni disponibili, si ritiene che nel 2020 la crisi peggiorerà le disuguaglianze di genere.
“Coding Girls”, nasce come iniziativa sostenuta dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Roma Capitale e Microsoft nel 2014 e, progressivamente, nelle successive edizioni il progetto è cresciuto fino a divenire un vero e proprio programma formativo aumentato per allenare le nuove generazioni alle STEAM, ma soprattutto per aiutare le giovani studentesse ad avere fiducia nella scienza e a orientarsi nelle carriere del futuro. Nello specifico a Torino il progetto è stato ridefinito come programma triennale, mentre a Milano il percorso è stato agganciato al reframing, ovvero ristrutturare il pensiero, e al fabbing, Fabbricazione Digitale o Digital fabrication.
Sono previste numerose attività, basate sulle alleanze collaborative con il territorio, le comunità scolastiche, che vogliano in sinergia aiutare le giovani studentesse per orientarle alle professioni STEAM, attraverso il potenziamento del pensiero computazionale, il team building, la metodologia peer to peer, tutto nell’ottica del learning by doing. Nell’anno scolastico 2020-2021 “Coding Girls” coinvolge 15.000 studentesse in 24 città/provincia, dal Nord al Sud Italia, per condividere conoscenze e competenze con le comunità locali. 150 sono i formatori e i tutor, 100 le scuole coinvolte, 32 i partner accademici, oltre 800 le ore di formazione erogate
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