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Coi licei di 4 anni si risparmierebbero tre miliardi di euro l’anno

“Il liceo di quattro anni? È una sperimentazione su cui ho bisogno di approfondire, ma non ho pregiudizialmente nulla in contrario perché se i ragazzi escono prima e ben preparati va bene”: cosi, come è noto, si è espressa la ministra Giannini.
“Abbiamo un ciclo di studi che dura tredici anni, l’unico in Europa”, -afferma in un’intervista a La Stampa il rettore dell’Università di Udine. “Bisogna necessariamente portarlo a dodici”.
Ma come sono i cicli scolastici degli altri Paesi europei?
In Francia si studia 11 o 12 anni (5 di scuola primaria, 4 di secondaria inferiore e 2 o 3 di scuola secondaria superiore), in Inghilterra si può decidere tra 11 e 13 anni di formazione, a seconda del corso di studi scelto (6 nella primaria, e 5 tra secondaria inferiore e superiore), mentre in Spagna il ciclo scolastico è addirittura di 10 anni (6 di scuola primaria e 4 di secondaria, a cui si possono aggiungere 2 anni di corso preuniversitario).
Negli Stati Uniti gli anni di studio sono 12 e sono divisi in 5 di primaria, 3 di secondaria inferiore e 4 di superiore.

Inoltre, come abbiamo più volte pubblicato, alcuni istituti hanno già avviato delle sperimentazioni: tre licei veneti hanno preso accordi con l’università di Venezia Ca’ Foscari per l’accesso anticipato ai corsi, mentre un liceo di Brescia propone un corso di quattro anni invece di cinque e simile progettazione è scattata pure in una scuola privata di Catania.
Il punto allora qual è? Oltre all’equiparazione agli standard scolastici europei, che però stanno interessando solo ora, anche di un grande risparmio per lo Stato.
Infatti viene detto, anche se si innalzassero i salari dei nostri docenti, la riduzione di un anno di scuola porterebbe a un risparmio pari a quasi tre miliardi di euro. E di fronte a tanti soldi a disposizione, standard europei o no, ci pare che la strada sia tracciata.

Pasquale Almirante

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