La dirigente scolastica di un liceo prestigioso di Roma sta combattendo una vera e propria crociata contro le cosiddette “ricreazioni selvagge” degli studenti, a base di sigarette, pizze a domicilio grazie ai servizi di delivery e musica a tutto volume con le casse.
Come riporta Il Corriere della Sera, la preside è intervenuta con due distinte circolari, una appunto sul divieto di ordinare cibi da asporto durante l’orario scolastico e un’altra sulle modalità con cui si svolgono. La dirigente ha messo anche agli atti l’aggressione di un inserviente raggiunto da un sasso in testa dopo il rimprovero a un alunno che fumava laddove invece vigeva il divieto.
“A seguito di una serie di episodi accertati relativi ad alunni che durante l’orario scolastico hanno ordinato cibi consegnati dall’esterno si comunica agli alunni che è severamente vietato introdurre nell’istituto alimenti consegnati da ditte esterne alla scuola, anche per motivi di sicurezza alimentare. In particolare è assolutamente vietato ricorrere a qualsiasi forma di delivery”, questo uno stralcio dalla prima circolare.
“Si comunica che il collegio dei docenti ha ritenuto opportuno vietare l’uso delle casse acustiche durante la ricreazione, per un uso improprio della musica. La scorretta gestione dello spazio di autonomia riconosciuta agli studenti – scrive la preside – reiteratamente segnalata dai docenti e dal personale ha portato a eventi giornalieri dove la musica è stata messa ad altissimo volume, come espresso anche dalle molteplici segnalazioni indirizzate alla dirigenza dagli abitanti limitrofi agli spazi scolastici con minaccia di denuncia dagli stessi”, questo quanto riporta la seconda.
Poi il caso eclatante: “Recentemente un collaboratore scolastico, in turno di sorveglianza nel cortile e responsabile antifumo, si è trovato ad ammonire gli studenti mentre fumavano ed è stato raggiunto da un sasso in testa. Il collaboratore ha ricevuto una prognosi di due giorni al pronto soccorso”. Versione respinta da alcuni studenti, che parlano di “gesto involontario”.
Sui responsabili si precisa che “il numero importante di studenti che contravvengono alle norme ci impedisce di colpire il singolo detrattore del principio che, spesso, mistifica le proprie azioni grazie alla presenza del gruppo scolastico ove il singolo facilmente riesce a sfuggire al controllo”. Il clima, a scuola, è teso e in queste ore gli studenti stanno organizzando un’assemblea d’istituto.
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